LA FERROVIA GAIRO - JERZU

La stazione di OSINI - ULASSAI

La stazione dei paesi di Osini e Ulassai era stata originariamente edificata a breve distanza a sud di Osini Vecchio. Essa è attualmente inglobata nell’abitato di Osini in un’area compresa tra Via della Libertà (sulla quale è posta la facciata, in quanto la via ricalca il vecchio percorso ferroviario dismesso) ed il parallelo Viale San Giorgio. Il fabbricato viaggiatori (probabilmente destinato a uso privato) si presenta in ottimo stato di conservazione e mantiene l’aspetto originale, comprese le diciture sulla facciata ed ai lati, oltre alla decorazione sotto la canaletta di scolo del tetto, tipica delle stazioni SFSS di fine XIX secolo.

Situazione del sito rimane il fabbricato viaggiatori, ben conservato ed in perfette condizioni


Visualizzazione ingrandita della mappa

Indirizzo Via della Libertà angolo viale San Giorgio - Osini
Zone servite Osini, Ulassai (km 1,7)
Altitudine 646 metri s.l.m.
Distanza da Gairo km. 5+943
Distanza da Jerzu km. 2+772
Numero binari esistenti non disponibile
Accessibilità inaccessibile
Parcheggio auto in loco
Altri mezzi pubblici in loco nessuno
Notizie su Osini Al pari di Gairo, fu abitato in epoca nuragica; successivamente passò sotto al dominazione romana, come attestano avanzi di costruzioni in località “Su Casteddu”. Nel medioevo (XI secolo) fece parte della curatoria di Coraso compresa nel giudicato del Logudoro. Il borgo, che fu munito di castello, andò in feudo a Berengario Carroz su concessione degli Aragonesi e dal 1363 fu incorporato nella contea di Quirra. Anche Osini dal 1798 appartenne agli Osorio De la Cueva che lo ebbero in dominio fino al 1839. Il paese è caratterizzato da strade ampie e edifici moderni; a mezzo chilometro a nord, lungo la Strada Statale 198, si estende il desolato borgo originale, noto con il nome di Osini Vecchio, che fu abbandonato nel novembre del 1951 in séguito ad una disastrosa alluvione. Di notevole valore naturalistico è il territorio circostante, ove è presente un vasto altopiano carsico ed un'area ricoperta da antiche foreste di lecci. Rinomata è la gastronomia locale, ricca di preparazioni a base di carne e di patate di montagna, queste ultime utilizzate anche per il ripieno dei prelibati “culurgiones” (ravioli dalla caratteristica e laboriosa fattura richiedente somma perizia manuale), classico primo piatto tipicamente ogliastrino. Famosi ed assai apprezzati sono anche il torrone e le ciliegie locali dal caratteristico colore rosso e giallastro.
Notizie su Ulassai Di origine nuragica, seguì le medesime vicende storiche di Gairo. Attualmente Ulassai è un attivo centro agricolo, con coltivazioni prevalenti di cereali, olivi e alberi da frutta; molto sviluppato è l’allevamento di ovini, caprini e bovini. Il territorio, ricco di boschi, è di notevolissimo interesse naturalistico; presso le pendici del Tacco di Ulassai vi è un complesso sistema di grotte, la più famosa delle quali è quella di “Su Murmuri”, lunga 800 metri, che con le sue belle concrezioni interne rappresenta la principale meta turistica della valle del Rio Pardu. Recentemente è stata istituita l’Oasi faunistica di Girisaire, per la tutela di diverse specie di mammiferi, tra cui il cervo sardo.

Le immagini

La facciata del fabbricato viaggiatori della stazione di Osini-Ulassai 

Il lato nord del fabbricato viaggiatori visto da Via della Libertà che ricalca il vecchio percorso ferroviario

Il lato sud del fabbricato viaggiatori 

Foto d’epoca della locomotiva Breda n° 5 “Sulcis” in sosta presso la stazione di Osini-Ulassai (Archivio Salvatore Fiori - per gentile concessione) 

Un tratto della ferrovia nei pressi di Ulassai, in un’immagine degli anni ’50 (Archivio Salvatore Fiori - per gentile concessione) 

Planimetria Google Earth della stazione di Osini/Ulassai; a sud del fabbricato viaggiatori è l’area del piano caricatore. I binari correvano davanti alla facciata del f. v. sul lato sinistro dell’immagine

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