LA FERROVIA MACOMER - BOSA

La stazione di TRESNURAGHES MAGOMADAS CUGLIERI

La stazione dei paesi di Tresnuraghes, Magomadas e Cùglieri si trova a nord dell’abitato di Tresnuraghes, in prossimità di Via Trieste. Il fabbricato viaggiatori di II classe sulle linee SFSS presenta tre ingressi sulla facciata verso il piazzale interno della stazione; a partire da sinistra a destra, ognuno è contrassegnato dalla rispettiva targa di designazione dei locali recante le relative diciture CAPO STAZIONE, BAGAGLI, 2. CLASSE. Sotto le tre finestre al piano sopraelevato campeggia invece la grande targa con l’iscrizione TRESNURAGHES - CUGLIERI - MAGOMADAS, ancora leggibile, mentre è semi-cancellata l’indicazione della progressiva chilometrica 28+374.08 da Macomer. Ai lati degli ingressi laterali sono posti i fanali dell’illuminazione esterna sulla banchina della stazione. Tra l’ufficio del capo stazione e il locale bagagli è il congegno di sicurezza con le leve per manovrare gli scambi sui binari in stazione. Accanto al lato nord del fabbricato viaggiatori è il più basso edificio della sala d’aspetto dei viaggiatori di prima classe, con l’ingresso sul piazzale interno recante in alto la dicitura 1. CLASSE; sul lato nord della sala d’attesa sono invece presenti gli accessi alle ritirate. Affiancato al lato sud del fabbricato viaggiatori si trova l’edificio che era utilizzato come deposito in stazione.
A breve distanza dal fabbricato viaggiatori, presso l’area nord della stazione sono inoltre presenti il serbatoio dell’acqua a cassone poggiante su due pilastri e munito di scala, il vicino pozzo, nonché la piattaforma girevole con il tronchino d’accesso realizzata negli anni ’90 dopo la conversione della tratta in linea turistica, al fine di consentire l’inversione di marcia della locomotiva Breda n° 5 utilizzata in quel periodo per trainare i convogli del Trenino Verde.

Situazione del sito sono tuttora presenti il fabbricato viaggiatori (in buone condizioni e con gli ingressi chiusi e inaccessibili), il magazzino, il serbatoio dell’acqua e la piattaforma girevole con il relativo tronchino


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Indirizzo Via della Stazione - Trenuraghes (OR)
Zone servite Tresnuraghes, Magomadas (km 1,8), Cùglieri (km 11,5)
Altitudine 327 metri s.l.m.
Distanza da Macomer km. 28+4
Distanza da Bosa Marina km. 17+5
Numero binari esistenti 2 per il servizio passeggeri, più il tronchino del piano caricatore
Accessibilità ottima
Parcheggio auto piazzale in loco
Altri mezzi pubblici in loco autolinee FdS per Macomer, Bosa e altri centri limitrofi
Notizie su Tresnuraghes

Il territorio di Tresnuraghes fu popolato già in epoca nuragica, come rivela anche il nome stesso del borgo. Tra il XI secolo ed il 1839, condivise le medesime vicende storiche di Sindia e Tinnura.
Da vedere la chiesa parrocchiale di San Giorgio, originaria del XVIII secolo ma largamente rimaneggiata e integrata nei secoli successivi. Caratteristica è la facciata, che presenta ai lati i campaniletti con sommità a cuspide e finestre ogivali sulle celle campanarie.

Notizie su Magomadas

Si ritiene che il borgo abbia origini puniche e che il suo nome discenda dal termine Maquom-Hades che significa “città nuova”. Al pari di Tresnuraghes, condivise con Sindia e Tinnura le vicende storiche comprese tra il periodo giudicale e l’abolizione dei feudi in Sardegna. Il territorio di Magomadas fu invece popolato già durante la preistoria, come documenta il ritrovamento di resti archeologici di epoca pre-nuragica tra cui il pozzo sacro edificato in località Su Puttu. Presso il nuraghe San Nicola si conservano le tracce di edifici risalenti alla dominazione romana in Sardegna. La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista è stata edificata nella prima metà del XVII secolo in stile gotico-catalano; all’esterno la facciata presenta il bel portale preceduto dalla scalinata ed è affiancata sul lato destro dal tozzo campanile a pianta quadrata. All’interno l’edificio conserva la forma ogivale dell’arco trionfale, oltre agli antri d’ingresso alle cappelle. Ai rimaneggiamenti realizzati nel corso dei secoli risale l’attuale copertura a botte lunettata dell’aula centrale dell’edificio; altrettanto dicasi delle cupole sulle cappelle e nel presbiterio. Anche Magomadas fa parte dell’area di produzione della Malvasia di Bosa e alla pregiata produzione vinicola locale sono dedicate numerose iniziative. Nel centro storico dell’abitato ha sede il Museo del Vino della Planargia (con annessa enoteca) e della Cultura Contadina, ove sono conservati numerosi attrezzi e manufatti d’epoca della tradizione enologica locale.

Notizie su Cuglieri

Anche il territorio di Cùglieri fu popolato fin da epoca nuragica, mentre il borgo secondo gli storici sarebbe erede dell’antica città di Cornus, fondata dai Fenici e successivamente divenuta (VII secolo a. C.) fiorentissima colonia cartaginese. Quivi, nel 215 a. C., ebbe luogo una battaglia che vide la sconfitta di Amsicora e del figlio Ostio, con conseguente definitiva sottomissione della Sardegna al potere imperiale di Roma. Divenuta città romana con diritto di colonia collegata a Tharros, Cornus fu dotata di porto e di foro e successivamente arricchita di monumenti ed altre opere tra cui un acquedotto. La sua decadenza ebbe inizio con le invasioni vandaliche e culminò nel VI-VII secolo quando, per sottrarsi alle incursioni dei Saraceni, la popolazione abbandonò Cornus per fondare i nuovi centri abitati di Colombaris, di cui oggi rimangono alcuni avanzi, portati alla luce durante gli scavi effettuati nel 1962, e di Gurulis Nova da cui discenderebbe l’attuale Cùglieri. In epoca feudale (XI secolo), il borgo fu capoluogo della curatoria di Montiferro, compresa nel Giudicato del Logudoro. Munito di castello nel 1160 da Ithocorre, fratello del Giudice Barisone, Cùglieri divenne oggetto di contesa nel corso delle guerre che videro contrapposti il Giudicato d’Arborea contro gli Aragonesi, i quali se ne impadronirono dopo la battaglia di Sanluri del 1409. Nel 1417 fu concesso in feudo a Guglielmo Montagnana per investitura del re d’Aragona; successivamente, nel 1426 fu venduto agli Zatrillas, per i quali nel 1529 fu eretto in contea. Divenuto possedimento dei Quesada, ai quali fu poi confiscato, nel 1669 fu acquistato dai Brunengo sotto il cui dominio rimase fino all’abolizione dei feudi in Sardegna decretata nel 1839. Nel territorio di Cùglieri sono presenti diverse tracce delle passate civiltà; presso l’abitato vi è il complesso ipogeico di Serrugiu d’epoca eneolitica, mentre nella frazione di Santa Caterina di Pittinuri rimangono le rovine dell’antica Cornus, oltre a una torre di vedetta del ’600. La chiesa parrocchiale della Madonna della Neve è originaria del XVIII secolo, ma fu ripetutamente rimaneggiata in epoche successive. Presenta facciata affiancata da due campanili con sommità a guglia piramidale. Al centro dell’ordine inferiore si apre il portale ad arco ogivale preceduto da scalinata, mentre ai lati sono presenti due bassorilievi in marmo. Nell'ordine superiore vi sono tre bifore neogotiche, ciascuna delle quali chiusa da una vetrata. Sulla parte più alta della facciata vi è un terrazzino con ringhiera, dietro la quale spicca un fastigio curvilineo recante una nicchia ove è posta una statua della Madonna. L'interno è a navata unica, con volta a botte e quattro cappelle per lato; vi sono custoditi arredi marmorei di impronta barocca, assieme a dipinti del pittore Emilio Scherer. Il presbiterio, sormontato da cupola, è chiuso da balaustra marmorea, sostenuta dalle statue di due leoni. Sull’abside è posto l'altare maggiore, oltre ad un coro ligneo.

Le immagini

Il fabbricato viaggiatori della stazione di Tresnuraghes/Magomadas/Cùglieri, visto dal piazzale interno

La stazione di Tresnuraghes/Cuglieri/Magomadas, ripresa nel giorno dell’inaugurazione delle tre automotrici Emmine tipo M1, entrate in servizio nel compartimento FCS di Macomer a partire dal 1934 (Archivio Salvatore Fiori - per gentile concessione)

Rara foto d’epoca della stazione di Tresnuraghes, Magomadas e Cùglieri, ripresa dal piazzale esterno; da sinistra a destra compaiono il piccolo edificio che ospitava la sala d’aspetto di I classe e le ritirate, il fabbricato viaggiatori ed il deposito merci (Collezione Sig. Salvatore Di Martino - per gentile concessione)

La locomotiva Breda FCS n° 5 “Sulcis” in sosta nella stazione di Tresnuraghes/Magomadas/Cùglieri, in una foto ripresa dal Sig. Salvatore Di Martino in data 28/07/1995, giorno della riapertura al traffico della linea turistica Macomer - Bosa Marina (Foto Salvatore Di Martino - per gentile concessione)

Foto d’epoca (1980) della stazione di Tresnuraghes - Cuglieri - Magomadas; si riconoscono un locomotore diesel LDe, in sosta davanti al serbatoio dell’acqua, al cui séguito è una vettura passeggeri V2D; sull’altro binario è un’automotrice diesel ADe (Collezione Sig. Salvatore Sechi - per gentile concessione)

Altra foto storica della collezione Sechi in cui compare il piazzale interno della stazione di Tresnuraghes (Collezione Sig. Salvatore Sechi - per gentile concessione)

Un’altra immagine ripresa dal Sig. Salvatore Sechi nella stazione di Tresnuraghes in data 23 giugno 1980 con il locomotore LDe FCS e l’automotrice ADe ex FMS in sosta (Foto Sig. Salvatore Sechi - per gentile concessione)

Ancora una foto della stazione di Tresnuraghes scattata nella medesima giornata delle precedenti (Foto Sig. Salvatore Sechi - per gentile concessione)

Ancora la facciata del fabbricato viaggiatori, ripresa da un’altra inquadratura

Il piccolo edificio affiancato al fabbricato viaggiatori, con l’ingresso della sala d’aspetto di 1° classe; sulla destra si riconoscono gli ingressi delle ritirate

Il serbatoio dell’acqua in stazione, dietro al quale passa il tronchino per la piattaforma girevole

Primo piano del serbatoio dell’acqua; sulla destra si intravede la piattaforma girevole della stazione, mentre a sinistra è visibile il pozzo

Il pozzo dell’acqua in stazione, sito presso il retro del serbatoio

La piattaforma girevole della stazione, con il tronchino d’accesso

Un altro primo piano della piattaforma girevole

I binari in entrata dal lato nord della stazione, provenienti da Macomer; da sinistra a destra si vedono il tronchino d’accesso alla piattaforma girevole ed i binari 1 e 2

Immagine ripresa dal Sig. Salvatore Sechi in data 10 marzo 1981, che documenta l’incidente di un treno condotto dal locomotore LDe 601 fuoriuscito dal binario nella stazione di Tresnuraghes (Foto Sig. Salvatore Sechi - per gentile concessione)

Il locomotore LDe 601 ripreso dopo l’incidente in un’altra angolazione (Foto Sig. Salvatore Sechi - per gentile concessione)

Un’altra foto dell’incidente che ha visto coinvolto il locomotore LDe 601 (Foto Sig. Salvatore Sechi - per gentile concessione)

Ancora un’immagine del locomotore LDe 601 dopo il deragliamento; sullo sfondo si notano l’edificio della sala d’attesa di I classe ed il fabbricato viaggiatori della stazione di Tresnuraghes (Foto Sig. Salvatore Sechi - per gentile concessione)

Planimetria della stazione di Tresnuraghes/Magomadas/Cùglieri (Archivio Salvatore Fiori - per gentile concessione)

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