LA FERROVIA NAPOLI - CASSINO - ROMA |
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Il raccordo ferroviario industriale ACERRA - POMIGLIANO D'ARCO (NA) |
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Agli inizi degli anni settanta, durante la costruzione del nuovo stabilimento Alfasud di Pomigliano d'Arco, venne realizzato un raccordo a doppio binario non elettrificato che collegava l'area industriale (ed in particolare gli stabilimenti Alfasud e Alfa Avio) di Pomigliano d'Arco alla rete FS, nei pressi della stazione di Acerra. Il raccordo aveva origine dalla linea lato Cancello poco prima di giungere nella stazione di Acerra. Al suo servizio venne realizzato uno scalo merci dedicato per consentire la sosta dei vagoni merci (principalmente vagoni per il trasporto delle auto, ma anche materie prime e rottami metallici) composto da quattro lunghi binari di manovra. Uscito dallo scalo merci dedicato, il raccordo, dopo aver attraversato il passaggio a livello di Via San Francesco d'Assisi affiancato alla linea Napoli-Cancello, curva decisamente a Sud, staccandosi dalla linea. In successione attraversa con passaggi a livello Via Giovanni XXIII, Via Antonio Maria Verna e Via Fondola. Sottopassata la SP 162, i due binari si dividono: uno entra nell'area nord dell'Alfa Romeo, mentre l'altro, mantenendosi parallelo alla Strada Provinciale Acerra-Pomigliano, entra poi nello stabilimento Alfa Romeo all'altezza del parcheggio autoveicoli nuovi. Un altro fascio binari proseguiva all'interno dello stabilimento, raggiungendo diverse aree fra cui quella dei rottami metallici, nonché l'adiacente stabilimento della Alfa Avio, ma tali binari al momento non esistono più, ormai coperti dall'asfalto. Nel 2011 il raccordo è stato concesso per dieci anni alla Fiat Auto, attuale proprietario dello stabilimento Alfa Romeo ex Alfasud, in cambio di un canone: il suo utilizzo è limitato ad un solo binario (l'altro è ormai inutilizzabile e asfaltato in più punti) per il passaggio di convoglio trasportante autoveicoli dalla Fiat Auto (ex Alfasud) e quindi è attivo solo il tratto fino all'area carico veicoli all'interno dello stabilimento. L'inoltro delle tradotte avviene generalmente nella tarda mattinata con l'ausilio di una D.345 dello scalo merci di Maddaloni-Marcianise che provvede ad inoltrare i carri porta auto vuoti ed a ritirare quelli pieni che vengono trainati lungo il raccordo fino al fascio binari merci dedicato. Da qui il convoglio, dopo le manovre necessarie per portare il locomotore dall'altro lato, viene portato sul terzo binario della stazione di Acerra. Qui lo attende un locomotore elettrico (in genere un E652) che provvede all'inoltro del convoglio verso Nord. |
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Le immagini |
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Lo scalo merci dedicato nel 2009 con alcuni vagoni porta auto |
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Ancora lo scalo merci nel 2009 |
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Lo scalo merci come si presenta ad agosto 2013, desolatamente vuoto... |
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...e come si presenta il giorno dopo con alcuni carri per il trasporto auto |
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Al passaggio a livello di Via San Francesco d'Assisi, il binario uscente dallo scalo merci affiancato alla Napoli-Cancello nel 2009 |
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Lo stesso punto della foto precedente nel 2013 |
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Il punto in cui ha inizio il raccordo (sulla sinistra) nel 2009 |
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Lo stesso punto nel 2013 (a sinistra), ricoperto dalla vegetazione. Sullo sfondo la stazione di Acerra |
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Tradotta dalla Fiat Auto ad Acerra in transito lungo il raccordo |
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Tradotta dalla Fiat Auto ad Acerra in transito lungo il raccordo |
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Locomotore D345.1126 utilizzato per trainare la tradotta dalla Fiat Auto lungo il raccordo per Acerra |
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La lunga sfilza di carri porta auto nel fascio merci dedicato di Acerra con un locomotore da manovra gruppo 245 |
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Trasferimento della tradotta dal fascio binari merci di Acerra alla stazione di Acerra |
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Trasferimento della tradotta dal fascio binari merci di Acerra alla stazione di Acerra |
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La tradotta è giunta sul terzo binario della stazione di Acerra mentre la E652.004 attende sul quarto binario per rilevare il convoglio |
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Il locomotore E652.004 fermo sul quarto binario in attesa della tradotta |
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Dopo le opportune manovre il convoglio è pronto per la partenza con la E652.004 in testa... |
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...e la D345.1126 in coda che attende l'inoltro del convoglio per tornare allo scalo di Maddaloni-Marcianise |
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I binari del raccordo in uscita dalla curva iniziale: il binario Est (a destra) è quello ancora utilizzato |
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Lo stesso punto della foto precedente durante le operazioni di ripulitura ad agosto 2013 |
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Ancora operazioni di ripulitura dei binari del raccordo ad agosto 2013 |
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Il raccordo all'altezza del passaggio a livello di Via Giovanni XXIII nel 2013: come si vede il binario Ovest (qui a destra) è in parte ricoperto dall'asfalto e dalla vegetazione |
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Lo stesso punto della foto precedente dopo la ripulitura di agosto 2013 |
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Ancora il raccordo nel 2009 |
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Sempre il raccordo all'altezza di Via Fondola: il binario Ovest (a sinistra) già nel 2009 era ormai scomparso |
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Lo stesso punto della foto precedente ad agosto 2013 dopo la ripulitura |
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Il raccordo oltre il passaggio a livello di via Fondola |
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I binari del raccordo nel punto in cui lo scambio consente il passaggio dal binario Est a quello Ovest |
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Dopo il passaggio a livello su Via Fondola, lo scambio consente di passare dal binario Est (a destra) a quello Ovest (a sinistra) |
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Il raccordo, dopo lo scambio della foto precedente, ripreso dalla SS 162: il traffico ferroviario passa dal binario Est (a sinistra), non più utilizzabile e che un tempo conduceva nell'area settentrionale dello stabilimento Alfa Romeo, al binario Ovest (a destra) che lambisce il muro dell'area industriale parallelamente alla Strada provinciale Acerra-Pomigliano, entrando poi nel cancello in fondo |
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L'area della foto precedente ripresa da terra |
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Qui il binario residuo continua la sua corsa verso lo stabilimento |
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Qui, con uno scambio, il binario si divide: uno entra nello stabilimento Fiat Auto ex Alfa Romeo all'altezza del parcheggio nuovi veicoli ove avviene il carico delle auto, l'altro proseguiva ancora un po' la sua corsa per entrare in un altro punto dello stabilimento ove raggiungeva i reparti produttivi e l'Alfa Avio, ma oggi questo binario non è utilizzato ed è quasi scomparso |
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Lo stesso punto della foto precedente con lo scambio |
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E qui è il cancello di accesso all'area carico veicoli nuovi della Fiat Auto, mentre il binario di destra è quello che proseguiva oltre ed oggi non è più utilizzato |
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E qui era il cancello di accesso dell'ultima parte del binario che raggiungeva i reparti produttivi dell'Alfa Romeo e l'Alfa Avio: emerge solo qualche rotaia dall'asfalto. |
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