Le linee ferroviarie |
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LA FERROVIA CANCELLO - AVELLINO - BENEVENTO e diramazioni CODOLA - NOCERA INFERIORE e SARNO - SALERNO via Bivio Santa Lucia |
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Ferrovia costruita per tappe successive fra il 1840 ed il 1891, la Cancello - Avellino - Benevento è stata basilare per lo sviluppo di alcune zone della Campania. Dopo aver svolto degnamente la funzione di collegamento passeggeri e merci con diversi raccordi e diramazioni, negli ultimi anni è stata declassata a semplice linea locale con pochissime stazioni presenziate e degne di tale nome. In particolare il servizio è stato scisso in tratte (Cancello - Sarno, Sarno - Codola oggi chiusa, Codola - Mercato San Severino, Mercato San Severino - Avellino, Avellino - Benevento) che ne hanno fatto perdere l'originaria funzione di collegamento unitario. Dopo una prima chiusura fra Mercato San Severino e Benevento a settembre 2012, la Regione Campania è tornata sui suoi passi inserendo nuovamente alcune corse ferroviarie. Ma lo spettro della chiusura definitiva è dietro l'angolo. Fine ingloriosa per una linea dalla storia complessa, con diversi nodi e persino la prima galleria ferroviaria del Sud, che tolse dall'isolamento diversi centri dell'Irpinia e del Sannio. |
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Indice |
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La tratta ferroviaria fra Cancello, Avellino e Benevento è stata costruita in tempi successivi in oltre cinquant'anni fra il 1840 ed il 1891. Tempi così lunghi furono dovuti a diverse asperità del territorio attraversato che costrinsero a varianti sul progetto originario ed alla creazione di gallerie e viadotti di notevole importanza. Ma diverse erano anche le motivazioni che spingevano alla realizzazione di tale linea. All'epoca era già in costruzione la tratta Napoli - Nocera che venne completata fra il 1839 (con l'inaugurazione della Napoli - Portici) ed il 1844. La realizzazione di una tale tratta, oltre che per il diletto del sovrano, era legata all'industrializzazione delle aree attraversate (importantissime fabbriche tessili erano ad Angri e Scafati): tramite la ferrovia si realizzava un collegamento diretto fra tali industrie ed il porto di Napoli da dove le merci erano inoltrate per diverse destinazioni. Anche Sarno era nel frattempo diventata un polo industriale di prim'ordine con stabilimenti tessili e canapieri per oltre diecimila occupati. Ecco perché si rendeva necessario un collegamento diretto con Napoli. La prima tratta ad essere inaugurata fu così quella fra Cancello e Nola che non presentava particolari difficoltà: venne aperta il 3 giugno 1846. Circa dieci anni dopo, il 17 gennaio 1856, venne inaugurata la seconda tratta fra Nola e Sarno. In tal modo stoffe e tessuti realizzati a Sarno, grazie alla ferrovia, venivano velocemente inoltrate verso il porto di Napoli e da lì in tutto il mondo. Ma la ferrovia non si fermò a Sarno. Nel 1858 venne terminato il primo tunnel ferroviario del Regno delle Due Sicilie, la cosiddetta "Galleria dell'Orco" tra la valle del Sarno e quella di Mercato San Severino: il 31 maggio dello stesso anno tale tunnel venne inaugurato, ma in realtà i treni iniziarono a passarci solo alcuni anni dopo: avvenne il 17 febbraio 1861, dopo la caduta dei Borboni, quando venne inaugurato il tratto ferroviario fra Sarno e Mercato San Severino. I lavori per il proseguimento verso Benevento continuarono ed il 1° agosto 1869 la linea venne aperta fino a Laura (l'attuale stazione di Montoro - Forino) per arrivare poi ad Avellino il 31 marzo 1879. Nel frattempo si decise anche la realizzazione di una trasversale che unisse la linea Cancello - Avellino alla Napoli - Salerno. Fu così che il 1° maggio 1882 venne inaugurato il breve tronco fra Codola e Nocera Inferiore. In tale occasione venne anche inaugurata la nuova stazione di Codola, diventata punto di interscambio, ed in precedenza ubicata all'uscita della Galleria dell'Orco, dove alcuni decenni dopo sarà realizzato il posto di movimento "Bivio Nocera". In pochi anni la linea da Avellino giunse finalmente a Benevento: il 2 settembre 1886 venne inaugurato il primo tratto fino alla stazione di Prata - Pratola, mentre l'8 marzo 1891 la linea arrivò nel capoluogo sannita. Negli anni trenta iniziarono a prestare servizio sulla linea le automotrici che sostituirono quasi integralmente la trazione a vapore, migliorando notevolmente i tempi di percorrenza: sull'intera tratta tra Napoli e Benevento (compreso il cambio banco a Cancello) si passò da oltre 4 ore a circa 3 ore.
L'orario della linea nel 1938 Durante l'ultima guerra il tratto Codola - Nocera Inferiore venne arricchito di due "baffi": il primo raccordo partiva dall'uscita della Galleria dell'Orco e consentiva ai treni provenienti da Sarno di immettersi direttamente sulla Codola - Nocera senza dover effettuare inversione a Codola. Nel punto ove aveva origine il raccordo venne creato un apposito posto di movimento denominato Bivio Nocera: esso prese il posto della originaria stazione di Codola soppressa, come detto, nel 1882. Dalla parte opposta della linea venne creato un ulteriore raccordo che consentiva ai treni provenienti da Sarno e Codola di immettersi direttamente in direzione Salerno, quasi all'altezza della stazione di Nocera Superiore. Per consentire l'interscambio a metà linea fra i diversi rami, venne anche creato un ulteriore posto movimento denominato Piedimonte. In tal modo, il nuovo collegamento permetteva ai treni provenienti dal Nord e da Caserta di immettersi direttamente verso il Sud evitando Napoli e senza dover invertire la marcia a Codola e a Nocera Inferiore. Il collegamento venne realizzato esclusivamente per il servizio merci in quanto si riteneva che un servizio passeggeri diretto fra Sarno e Salerno avrebbe tenuto fuori due centri importanti come Codola e Nocera Inferiore. Nel tempo tale situazione sarebbe poi mutata con il transito sia di servizi locali che a lunga percorrenza lungo l'itinerario Sarno - Bivio Nocera - Nocera Superiore. Nel 1948 venne completata anche l'elettrificazione fra Cancello e Codola e sulla tratta Codola - Nocera Inferiore e relativi raccordi che consentì, in tal modo, un miglioramento dei tempi di percorrenza. Negli stessi anni vennero realizzate le nuove fermata di Borgo, Montefredane e Montorsi. Agli inizi degli anni cinquanta vennero istituite corse dirette fra Napoli ed Avellino e Benevento via Nocera Inferiore - Codola (rimaste in uso in numero variabile fino a pochi anni fa), nonché corse dirette fra Salerno e Sarno via Piedimonte che invece ebbero vita breve.
L'orario della linea nel 1955 Un piccolo raccordo venne creato negli anni sessanta nei pressi della fermata di Lavorate, frazione di Sarno, con la vicina Cava Monteleone. Il raccordo è rimasto in funzione fino alla fine degli anni ottanta. Un altro raccordo ad utilizzo militare venne creato in epoca imprecisata nei pressi della stazione di Codola a servizio del deposito logistico della Marina Militare di Castel San Giorgio. Nel 1977 avvenne l'inaugurazione della variante quasi tutta sotterranea fra Nocera Inferiore e Salerno, portò alla costruzione di un nuovo posto movimento denominato Bivio Grotti, dove giungeva la linea da Sarno e Codola (vedi figura sottostante), in sostituzione del precedente collegamento che giungeva quasi a Nocera Superiore. In tal modo si realizzò un primo itinerario veloce fra Sarno e Salerno, via Bivio Nocera e Bivio Grotti, utilizzato soprattutto da treni passeggeri e merci a lunga percorrenza. La creazione di Bivio Grotti portò all'eliminazione del raccordo con la vecchia linea per Salerno via Cava.
Nel 1980 un grave terremoto colpì l'Irpinia: anche la linea in questione subì diversi danni soprattutto nel tratto intorno ad Avellino. I fabbricati delle stazioni di Solofra, Serino, Avellino, Montefredane, Prata-Pratola, Tufo, Altavilla, Chianche-Ceppaloni, Montorsi, Benevento Porta Rufina subirono danni tali da dover procedere al loro abbattimento ed alla sostituzione con piccoli fabbricati (salvo per Avellino la cui stazione venne in buona parte ricostruita). La linea ferroviaria restò interrotta in vari punti per diversi mesi dopodiché il treno ritornò a percorrerla prima nella tratta fra Mercato San Severino e Cancello, poi su quella fra Avellino e Benevento e finalmente, dal 1983, integralmente. In tale occasione, le fermate di Lavorate, Borgo, Montefredane e Montorsi vennero rese impresenziate. Il tratto Codola - Nocera Inferiore rimase autosostituito per i servizi locali, mentre venne utilizzato sia per le corse dirette Napoli - Avellino - Benevento, sia per i servizi merci. Per l'occasione venne soppressa la fermata di Nocera Inferiore Mercato su tale tratto. Alla fine degli anni ottanta venne istituito il nuovo treno diretto Avellino - Mercato San Severino - Roma, convoglio che rimase in funzione, con una buona frequentazione, fino al 9 settembre 2012. Agli inizi degli anni novanta, tornò il servizio ferroviario viaggiatori anche sul tratto Codola - Nocera Inferiore con un servizio giornaliero a spola, ma la fermata di Nocera Inferiore Mercato restò soppressa. Il 12 luglio del 1992 venne aperta la nuova linea veloce a doppio binario fra Sarno e Salerno con la creazione di un nuovo posto movimento denominato Bivio Santa Lucia (nei pressi del comune di Nocera Superiore) dove la linea si innesta sulla linea veloce fra Nocera Inferiore e Salerno. L'apertura della nuova linea comportò diverse nuove realizzazioni ed alcune dismissioni:
La dismissione riguardò invece il collegamento tra Bivio Nocera e Bivio Grotti diventato superfluo con l'apertura della nuova linea, sebbene potesse risultare utile per consentire collegamenti locali diretti: dopo alcuni anni il binario fra Bivio Nocera e Bivio Grotti venne dismesso e smantellato lasciando solo il binario fra Codola e Nocera Inferiore. In conseguenza di ciò anche i posti movimenti di Bivio Nocera, Piedimonte e Bivio Grotti vennero chiusi e lasciati in condizione di degrado. Nella realtà il raccordo in questione sarebbe potuto rimanere in funzione, sia per collegamenti locali diretti, ad esempio, tra Sarno e Nocera Inferiore, oppure perché va ricordato che la nuova linea Sarno Salerno via Bivio Santa Lucia è sottoposta alla rilevazione del vento che, se superiore a 90 km/h, comporta il divieto di transito di alcuni tipi di treni merci: attualmente, quando ciò si verifica, i treni sono costretti ad attendere che il vento torni al di sotto della velocità consentita, mentre lasciando armata la vecchia linea, avrebbero potuto percorrerla in alternativa. In considerazione dell'importanza esclusivamente locale che assunse la linea fra Sarno e Benevento, nello stesso periodo vennero effettuati lavori di regolarizzazione di tale tratta che portarono all'eliminazione del binario di raddoppio nelle stazioni di Castel San Giorgio - Roccapiemonte e Tufo, nonché all'impresenziamento di buona parte delle stazioni e fermate della linea. Rimasero presenziate, oltre a Cancello e Benevento, solo le stazioni di Nola, Sarno, Mercato San Severino ed Avellino. A metà degli anni novanta vennero soppresse le fermate di Montoro Superiore, Borgo e Montefredane. Dal 1997 venne però realizzato un collegamento diretto notturno Avellino - Milano e viceversa: in genere era composto da due carrozze di seconda classe, una di prima ed una cuccette trainate da una D345 con carro generatore nVrec. Il convoglio in partenza da Avellino in tardo pomeriggio, raggiungeva prima Benevento e poi Caserta, dove veniva agganciato all'espresso Salerno - Caserta - Milano. L'inverso avveniva al mattino quando l'espresso da Milano giungeva a Caserta e da qui le carrozze per Avellino venivano sganciate. Purtroppo nonostante l'importanza del collegamento che soprattutto nei fine settimana viaggiava pieno, nel 2003 tale treno è stato soppresso. Nel 1998 venne nuovamente aperta al traffico viaggiatori la fermata di Nocera Inferiore Mercato, sebbene impresenziata. Nello stesso anno venne firmato un accordo fra le Ferrovie dello Stato ed il Consorzio ASI di Avellino per la realizzazione di un raccordo ferroviario con scalo merci intermodale dedicato che consentisse l'arrivo e l'inoltro delle merci dall'interno del Consorzio di Pianodardine. Tale raccordo venne costruito negli anni seguenti realizzando anche un vasto piazzale intermodale con tre binari di carico e scarico, un binario dedicato per l'azienda FMA ed il relativo binario di collegamento con la linea ferroviaria che avrebbe dovuto innestarsi in piena linea tra le fermate di Montefredane e Prata - Pratola: l'allacciamento di tale raccordo alla linea ferroviaria, però, è avvenuto dopo ben 20 anni, il 16 novembre 2015, anche se finora non si conosce il tipo di traffico che esso potrà generare. Nel 1999 nei pressi dell'Arco di Traiano a Benevento, venne aperta la fermata di Benevento Arco di Traiano, realizzata con un semplice marciapiede con pensilina lungo la linea. Di contro nel 2000 vennero chiuse le fermate di Lavorate e Montorsi. Agli inizi del decennio, venne chiuso il deposito logistico della Marina Militare situato a Castel San Giorgio che era raccordato con un binario alla stazione di Codola: pertanto anche tale raccordo militare venne soppresso, sebbene già da qualche anno non vi transitassero più convogli. Nel 2001, a seguito dell'apertura dell'importante nodo intermodale dell'interporto di Nola, venne aperto un raccordo in piena linea fra Cancello e Nola, all'altezza del bivio denominato "Bivio Nola" al km. 4+182. Il raccordo ha lunghezza di km. 1+804 e raggiunge il sito di Nola Interporto: è dedicato esclusivamente al servizio merci. Nel 2003 venne riaperta la fermata di Montorsi. Nell'estate del 2005 la linea venne interessata da importanti lavori di regolarizzazione che comportarono la chiusura di diversi tratti temporaneamente autosostituiti. In autunno la linea venne riaperta completamente. Nell'occasione venne riaperta anche la fermata di Lavorate chiusa poi nuovamente nel 2010. A fine 2011 è entrato in funzione il Centro Manutenzione di Nola per i convogli del Nuovo Trasporto Viaggiatori (meglio conosciuto come Italo): tale centro è collegato alla linea ferroviaria attraverso un raccordo che raggiunge Nola Interporto innestandosi all'altezza di Bivio Nola. Dopo insistenti voci circolate già dal 2011, la scure dei tagli della Regione Campania si abbatté su questa linea: dal 9 settembre 2012 vennero soppresse le tratte Sarno - Codola e Mercato San Severino - Avellino - Benevento lasciando operativi i collegamenti fra Cancello e Sarno all'interno della più ampia tratta Caserta - Salerno, e quelli fra Codola e Mercato San Severino all'interno della più ampia tratta Nocera - Codola - Mercato San Severino - Salerno (Circumsalernitana). La chiusura comportò anche la soppressione della coppia di treni interregionali fra Roma e Benevento via Avellino, ora instradata via Caserta - Telese. Dopo le vibranti proteste di cittadini ed associazioni, il 28 ottobre 2012 il traffico ferroviario è stato ripristinato anche se in maniera limitata con sole due coppie giornaliere fra Avellino e Mercato San Severino e cinque coppie giornaliere fra Benevento ed Avellino. Nell'occasione venne nuovamente soppressa la fermata di Montorsi, mentre rimase definitivamente chiusa la tratta fra Sarno e Codola. Negli anni successivi il servizio fra Avellino e Benevento è stato integrato con due coppie di autobus feriali, mentre il servizio fra Avellino e Mercato San Severino è stato integrato con una coppia di autobus feriali. Pertanto la situazione attualmente in essere (novembre 2015) è la seguente:
Il 16 novembre 2015, dopo 20 anni dalla sua realizzazione, è stato finalmente allacciato alla rete il raccordo ferroviario per l'area industriale di Pianodardine ad Avellino, anche se al momento ancora non si conosce il tipo di traffico che potrà generare. Il 20 novembre 2015 sono stati dismessi gli impianti semaforici ad ala di Avellino sostituiti dai moderni impianti semaforici luminosi. |
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ALn 663-1130 isolata in servizio regionale fra Avellino e Benevento, nel tratto in uscita dalla fermata di Prata - Pratola |
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Il futuro di questa linea appare vario a seconda dell'utilizzo delle tratte. Per quanto concerne i convogli a lunga percorrenza, un grosso sviluppo ha ormai interessato il tratto Cancello - Sarno - Bivio Santa Lucia - Salerno, parte integrante della direttrice che, proveniente dal Nord, transita per Caserta fino a raggiungere Salerno ed il Sud. E' un itinerario che viene utilizzato per bypassare Napoli, sebbene con l'inaugurazione della linea veloce a monte del Vesuvio, esso abbia perso qualche convoglio. Diversa la situazione per quanto riguarda invece il servizio locale. La tratta Cancello - Sarno è una delle più utilizzate grazie anche ai servizi diretti Caserta - Salerno (via Bivio Santa Lucia), molto frequentati dai pendolari e che conosce anche un buon traffico nel periodo estivo in quanto consente di raggiungere le spiagge del salernitano e del Cilento (esiste anche un convoglio festivo estivo diretto fra Caserta e Sapri). Ma per aumentare gli "affezionati" del treno occorre soprattutto una buona integrazione con gli altri vettori su gomma: da questo punto di vista, grazie ad un comitato di pendolari, si è realizzata una buona integrazione nella stazione di Sarno. La stessa integrazione potrebbe essere realizzata nella stazione di Palma - San Gennaro, mentre manca un interscambio a Nola con la ferrovia Circumvesuviana (le due stazioni distano un paio di chilometri) che non sarebbe invece da disdegnare. Di bassa frequentazione era invece il tratto Sarno - Codola, ormai utilizzato solo per consentire coincidenze nelle due stazioni. La tratta è stata chiusa dal 9 settembre 2012 e nessuno sembra essersene accorto, considerata la frequentazione rara della stessa. Una buona frequentazione pendolare è quella della linea Nocera Inferiore - Codola - Mercato San Severino, parte integrante del servizio denominato "Circumsalernitana" che, partendo da Salerno, percorre l'intero itinerario nei due sensi attraverso Baronissi, Mercato San Severino, Codola, Nocera inferiore e Cava dei Tirreni. Purtroppo il tutto è limitato dai tempi di percorrenza non sempre competitivi col servizio su gomma. Anche su questa tratta sarebbe importante realizzare una buona integrazione con i bus, cosa attualmente esistente, in parte, solo nella stazione di Mercato San Severino. Potrebbe anche risultare utile l'istituzione di nuove fermate lungo il percorso, come ad esempio a Nocera Inferiore Piedimonte ed al cimitero dove potrebbero essere sfruttati i marciapiedi già esistenti di impianti di servizio soppressi (vedere la sezione "Le stazioni inesistenti"). La frequentazione diventa minore sulla tratta Mercato San Severino - Avellino - Benevento. Le cause di tale scarsa frequentazione sono principalmente i tempi di percorrenza non competitivi rispetto agli autobus e la lontananza delle stazioni dai centri abitati. Anche in questo caso poi manca una politica di integrazione fra i diversi mezzi di trasporto visto che, salvo Avellino e Benevento, nelle altre stazioni non esistono autobus in coincidenza con i treni per raggiungere i diversi centri abitati. Un maggiore sviluppo, soprattutto del tratto Avellino - Benevento, potrebbe venire dalla presenza in orario di convogli che abbiano buone coincidenze a Benevento con i treni a lunga percorrenza per il Nord. Riguardo ai servizi diretti a lunga percorrenza su questa linea, va segnalata la presenza del servizio Benevento - Avellino - Roma che aveva una buona frequentazione di viaggiatori nonostante i tempi di percorrenza lunghi. Con la definitiva chiusura della tratta Codola - Sarno dal 9 settembre 2012, il treno è stato instradato da Benevento via Telese. Alcuni anni fa esisteva anche un servizio espresso notturno fra Avellino - Benevento e Milano che pure veniva utilizzato da un buon numero di viaggiatori. Non sarebbero da disdegnare ulteriori servizi diretti (con fermata nelle stazioni principali per diminuire i tempi di percorrenza) su percorsi come Salerno - Avellino - Benevento - Foggia o Campobasso. Un discorso a parte meriterebbe anche il turismo. Diverse sono le attrattive turistiche purtroppo poco pubblicizzate e non sfruttate dalle ferrovie. Lungo il percorso della linea troviamo centri che possiedono beni culturali ed ambientali importanti come Nola, Sarno, Castel San Giorgio, Solofra, Serino, Avellino, Prata di Principato Ultra, Tufo, Altavilla Irpina e naturalmente Benevento. Su tutti la fermata di Benevento Arco di Traiano praticamente inutilizzata dai turisti pur trovandosi a pochi metri dall'Arco di Traiano con il suo museo e molto più vicina al centro storico rispetto alla stazione centrale: un servizio di tipo turistico che collegasse la stazione centrale a questa fermata in coincidenza con alcuni treni ed in particolari orari (come la domenica mattina) potrebbe portare ad un maggiore sviluppo di questa fermata. Infine un discorso particolare merita il servizio merci, una volta molto attivo soprattutto nella stazione di Avellino ed oggi non più esistente. Da diversi anni è stato realizzato un raccordo con tanto di binari di carico e scarico presso l'area industriale di Avellino Est, ma solo a novembre 2015 esso è stato allacciato alla rete anche se non si conosce che tipo di traffico possa generare nel futuro. |
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Doppia di ALn668 in servizio regionale fra Nocera Inferiore, Codola e Mercato San Severino, nella tratta fra Lanzara - Fimiani e Castel San Giorgio |
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ALn668 isolata in servizio regionale fra Benevento ed Avellino, in transito sul viadotto precedente la fermata di Altavilla Irpina |
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Di seguito vengono riportate le schede di ciascun sito rilevante della ferrovia con notizie e documentazioni, nonché immagini d'epoca e attuali. |
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ALe803 in servizio regionale fra Salerno e Caserta, nei pressi della stazione di Nola |
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Per la stesura del presente articolo, si ringrazia:
Nota: abbiamo controllato scrupolosamente il testo e le foto, ma se dovessero risultare inesattezze o fonti errate, preghiamo i nostri lettori di comunicarcelo a info@lestradeferrate.it |
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