Le linee ferroviarie

LA FERROVIA CEVA - ORMEA

di Davide Lo Faro

La ferrovia Ceva – Ormea è una breve diramazione della direttrice Torino – Savona, in provincia di Cuneo. Si tratta di una piccola linea nata come collegamento internazionale, ma diventata ben presto ramo secco. Ineguagliabili gli scenari: un binario che corre tra la montagna e il fiume in una verdissima valle ricca di paesaggi meravigliosi d’alte montagne, di ruderi di castelli, di freschi ruscelli e di verdi prati che il treno accarezza passando da una sponda all’altra del Tanaro, che turbina inquieto nel fondovalle.

Indice

Il percorso della tratta

STORIA DELLA LINEA

Il progetto iniziale della ferrovia Ceva – Ormea prevedeva la costruzione di una linea di valico che collegasse Ceva a Imperia, sottopassando con un tunnel il Col di Nava. Ma quando, nel 1893, fu inaugurato il tratto fino a Ormea, era ormai risaputo che la linea non avrebbe più avuto prolungamenti ulteriori: nel frattempo, infatti, erano iniziati i lavori della ferrovia Cuneo – Nizza – Ventimiglia, molto più importante dal punto di vista commerciale e soprattutto militare, che rendeva pertanto del tutto inutile il prolungamento della Ceva – Ormea fino ad Imperia.

Trattandosi di una linea inserita in una rete elettrificata in corrente alternata trifase, nel 1938 anche la Ceva – Ormea fu elettrificata con lo stesso sistema. Ma al momento della conversione della rete in corrente continua però, unico caso in Italia, nel 1976 venne de-elettrificata ed esercita con automotrici diesel, a causa della sua scarsa importanza. Tutta la palificazione e la doppia catenaria furono asportate, la sottostazione elettrica di Garessio restò abbandonata, come i grandi fabbricati delle stazioni con i vasti piazzali, costruiti per accogliere lunghi treni destinati al traffico internazionale che non ha mai visto. Ora rimangono lì, muti testimoni di quel che doveva essere e invece non fu.

Col tempo la Ceva – Ormea, con i suoi pochi passeggeri e uno scarsissimo servizio merci al raccordo di Garessio, (dove esiste tuttora una ditta di imbottigliamento di acqua minerale, ma che ora preferisce utilizzare i camion per il trasporto delle merci) cadde in un profondo passivo e le Ferrovie dello Stato erano decise alla soppressione, alla stregua di tante altre linee secondarie chiuse con l’ormai famoso decreto Signorile del 1985. Ma la nostra piccola linea riuscì a sopravvivere miracolosamente non solo a questi tagli, ma anche a successivi tentativi di soppressione grazie alla caparbietà ed alla tenacia dei valligiani. Durante l’inverno, infatti, le strade rimangono a volte bloccate a causa della neve, mentre le automotrici hanno sempre svolto con efficienza il proprio servizio, anche in condizioni avverse. Per contenere i costi d’esercizio, sono stati soppressi i binari d’incrocio (tranne nella stazione di Garessio) e le stazioni trasformate in fermate impresenziate, mentre i passaggi a livello sono stati automatizzati. Il servizio ferroviario ora è ridotto a poche coppie di automotrici, solo una Aln663, integrato da servizi di autobus che sostituiscono completamente il treno nei giorni festivi e nei mesi estivi.

L'orario della linea nel 1938

DATI TECNICI

Lunghezza km. 35,432
Situazione attuale in uso
Numero binari 1
Trazione diesel
Scartamento ordinario
Esercizio a spola
Numero stazioni intermedie 7
Provincia Cuneo
Connessioni A Ceva: per Mondovì, Fossano, Cuneo, Savona

L'orario della linea nel 1959

LE STAZIONI DELLA FERROVIA

Cliccando sul nome nella tabella che segue è possibile accedere alle schede.

Stazione di Ceva e ALn668 in partenza per Ormea
Fermata di Nucetto
Fermata di Bagnasco
Fermata di Priola
La stazione di Garessio
Fermata di Trappa
Fermata di Eca Nasagò
Stazione di Ormea
Scheda treno Ceva -Ormea

STESURA E AGGIORNAMENTI

Articolo pubblicato il 19 maggio 2006.

Si ringrazia Sabrina Giraudi per le segnalazioni.

 

Per informazioni e contatti: info@lestradeferrate.it