LA FERROVIA AVELLINO - LIONI - ROCCHETTA SANT'ANTONIO LACEDONIA |
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La stazione di ROCCHETTA SANT'ANTONIO - LACEDONIA (FG) |
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La
stazione di Rocchetta
Sant'Antonio - Lacedonia (originariamente "Ponte Santa
Venere", poi "Rocchetta Santa Venere") era un nodo di discreta importanza
per alcune linee di interesse locale. Venne costruita al confine tra
tre regioni, Campania, Puglia e Basilicata, per ragioni di opportunità,
ma anche per la vicinanza dell’alveo dell’Ofanto così da avere continui
rifornimenti d’acqua alle locomotive a vapore. In tal modo, la stazione
si trovò (e si trova tuttora) in una posizione lontana da centri
abitati (Rocchetta S.Antonio, provincia di Foggia, dista 14 km dalla
stazione, mentre Lacedonia, provincia di Avellino, ne dista 18) ed
ancora nel luogo ove essa sorge sono presenti rarissime abitazioni che
formano la frazione "Rocchetta Scalo".
La stazione aveva grossa importanza in quanto era ubicata alla confluenza di quattro linee diverse, tutte non elettrificate ed a binario unico: per Avellino, per Gioia del Colle, per Foggia e per Potenza. Era buono anche l'interscambio fra queste linee in quanto attraverso di esso era possibile raggiungere Foggia da cui si potevano raggiungere diverse importanti destinazioni nazionali soprattutto del Nord. Limitato era invece il traffico viaggiatori locale vista la lontananza da centri abitati. La stazione poteva contare su un ampio fascio binari ed era anche capolinea di diversi convogli. Venne dotata di un fabbricato viaggiatori di grosse dimensioni (ben tre piani) che comprendeva diversi servizi tra cui un bar - ristoro ed uffici del gestore. Adiacente al fabbricato di stazione era un fabbricato dormitorio per i ferrovieri. La stazione comprendeva infine un ampio scalo merci con adeguato fabbricato, una piattaforma girevole ed una rimessa locomotive a tre binari: esso era destinato anche alle locomotive a vapore che inizialmente erano necessarie come spinta per i treni più pesanti diretti verso Potenza visto che la linea da qui doveva superare una forte salita nel primo tratto. Purtroppo l'importanza della stazione è andata scemando nel tempo anche per il fatto che le linee locali che le afferiscono hanno subito sempre più tagli al numero di convogli così che anche le coincidenze utili si sono assottigliate. Già alla fine degli anni novanta il traffico merci è scomparso. Dal 12 dicembre 2010 è stata sospesa la linea per Avellino, già limitata da alcuni anni ad una sola corsa feriale. Dall'11 dicembre 2011 è stata sospesa la linea per Gioia del Colle, anch'essa ormai limitata da tempo ad un paio di corse feriali che sono state sostituite con autobus (resta il traffico merci in transito fino a San Nicola di Melfi). Resta in servizio la sola linea tra Foggia e Potenza, ma ormai sono soltanto tre le coppie giornaliere (due nei giorni festivi) che effettuano attualmente fermata in questa stazione, mentre altri regionali transitano senza alcuna fermata. Dell'antico
splendore di questa stazione dal passato glorioso restano l'ampio
piazzale binari ormai deserto e l'imponente fabbricato di stazione nel
quale i servizi ferroviari sono un lontano ricordo. La stazione è dotata di cinque binari viaggiatori passanti anche se solo i binari 3 e 4 sono attualmente utilizzati: a questi si affiancano diversi binari passanti e tronchi per il servizio merci e la rimessa, ormai non più in uso. |
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Le immagini |
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Planimetria originaria della stazione |
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Il piazzale esterno della stazione come si presenta oggi |
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Ancora il piazzale esterno |
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Panoramica dell'imponente fabbricato della stazione con la bella pensilina metallica |
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Panoramica del piazzale dei binari della stazione con i cinque binari per il servizio viaggiatori (oggi sono utilizzati solo il terzo e quarto binario) |
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La nuova segnaletica di stazione |
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L'ampio fabbricato merci, oggi in condizioni di degrado: in primo piano i binari tre e quattro, gli unici attualmente utilizzati |
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I binari in direzione Foggia, ripresi dal quinto binario: sono binari che attualmente non vengono utilizzati e ne è evidenza la vegetazione in costante crescita |
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I binari in direzione Foggia: sono il terzo e quarto della stazione che sono attualmente utilizzati dai convogli in transito |
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I binari in direzione Foggia ripresi dal primo binario: anche in questo caso il primo ed il secondo binario appaiono inutilizzati dalla vegetazione presente |
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Il marciapiede del primo binario |
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Il sottopassaggio della stazione |
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L'ex scalo merci con il fabbricato ormai degradato ed il serbatoio idrico che serviva per il rifornimento di acqua alle locomotive ai tempi del vapore |
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Una delle colonne idriche ancora esistenti in stazione |
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La rimessa ripresa dal vicino cavalcavia: ne è evidente il mancato utilizzo da tempo immemore: alcune rotaie sono state anche asportate |
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La rimessa rotabili nel 2010 |
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L'interno della rimessa nel 2010, già da tempo abbandonata: la sua ampia struttura denota l'importanza che la stazione ebbe nel passato |
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Panoramica del piazzale binari della stazione nel 2014: è evidente l'abbandono di buona parte dei binari dalla vegetazione presente |
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Panoramica del piazzale della stazione nel 1979 nella foto Molino (tratta dalla rivista "I Treni"): è evidente la differenza di traffico rispetto ad oggi |
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ALn668.1815 in partenza per Avellino dal primo binario nel 2003 |
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Regionale da Foggia per Potenza composto da una coppia di ALn668 in arrivo in stazione nel 2005 |
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ALn668.1822 in partenza per Avellino dal primo binario nel 2005 |
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ALn668.1877 da Avellino è appena giunto in stazione al primo binario nel 2005 |
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ALn668.1883 in partenza dal secondo binario per Foggia nel 2007 |
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Incrocio fra convogli composti da coppie di ALn668 della serie 1900 in servizio sulla linea Foggia - Potenza nel 2007 |
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ALn668.1824 per Avellino in partenza dal primo binario della stazione nel 2008 |
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Cartolina d'epoca con la stazione nei primi anni del novecento |
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Cartolina d'epoca con il panorama della stazione ed un convoglio a vapore in partenza verso Potenza |
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Altra cartolina d'epoca con il fabbricato della stazione |
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Casa cantoniera al km. 117+893 della linea per Avellino, alle porte della stazione di Rocchetta nel 2005 durante il periodo di interruzione della tratta fra Lioni e Rocchetta |
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ALn668 in arrivo a Rocchetta da Avellino, in transito sull'ultimo ponte sull'Ofanto, prima di giungere in stazione alla riapertura della tratta Lioni - Rocchetta a dicembre 2005 |
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