Le linee ferroviarie |
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LA FERROVIA FOGGIA - LUCERA e la tratta dismessa fra LUCERA e LUCERA CITTA' |
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In un panorama nazionale ove le linee ferroviarie locali sono soppresse a ritmo sempre più veloce, la ferrovia Foggia - Lucera rappresenta una importante eccezione. Chiusa frettolosamente nel 1967 dopo 80 anni di onorato servizio e, soprattutto, con un numero notevole di viaggiatori, grazie all'intervento delle Ferrovie del Gargano, è stata nuovamente riaperta nel 2009, contribuendo a diminuire sensibilmente il traffico giornaliero di autobus fra le due città e ad abbassare i tempi di percorrenza. Indice |
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Incrocio fra due convogli a Vaccarella sulla nuova linea |
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La storia della ferrovia Foggia - Lucera è legata intimamente alla realizzazione di un collegamento diretto fra Roma e le Puglie di cui la linea in questione, insieme al collegamento con Manfredonia ed il suo porto, rappresentava il tratto terminale. Il primo progetto risale al 1844, ma, dopo lunghi dibattiti, le risorse vennero indirizzate sul collegamento ferroviario fra Napoli e Foggia di cui si iniziò la costruzione a partire dal 1865. Nel 1870, una legge statale consentì ad industrie private la realizzazione e la gestione di ferrovie: a seguito di ciò venne costituito velocemente un consorzio per la realizzazione della ferrovia Lucera - Foggia - Manfredonia: una tale ferrovia, infatti, avrebbe costituito un importante asse di collegamento fra i centri economici più importanti della Capitanata. Diversi furono i progetti presentati su cui si scatenarono tantissimi dibattiti: dalla ferrovia a scartamento ridotto in sede promiscua fino al collegamento fra Foggia e Campobasso passando appunto per Lucera. Solo il 1° agosto 1884 venne presentato il progetto esecutivo definitivo che venne velocemente realizzato, tanto che nell'estate del 1887 la linea era pronta. L'inaugurazione avvenne domenica 31 luglio 1887 con un convoglio composto da 11 carrozze trainate da una locotender del gruppo 240 della Rete Adriatica che da Foggia raggiunse Lucera fra enormi ali di folla entusiasta con un percorso di 19,358 km. Il giorno dopo iniziò il servizio regolare con 3 coppie giornaliere nei due sensi, la cui trazione venne affidata a locotender del gruppo 240 della Rete Adriatica (poi riclassificate nel gruppo 824 e poi 816 delle Ferrovie dello Stato). Il traffico sulla linea si sviluppò ampiamente sia per la velocità del collegamento, sia perché a Lucera si concentravano anche i viaggiatori provenienti anche da altri centri intorno a Lucera, collegati mediante regolari corse di vetture a cavallo. Il 3 novembre 1902 vennero aperte al servizio viaggiatori le due piccole fermate di Vaccarella e Pellegrini, ufficialmente inaugurate il 1° dicembre dello stesso anno. Nel 1905 la gestione della linea passò alle Ferrovie dello Stato. Gli anni trenta portarono diverse novità a questa linea: a maggio del 1932 arrivarono in linea le locotender del gruppo 851 con le quali si realizzarono degli accelerati leggeri che comportarono un risparmio sui tempi di percorrenza (si passò da 33 minuti a 18). Il 20 novembre 1933 i convogli con trazione a vapore lasciarono il posto alle nuovissime automotrici a combustione interna ALn56 e poi ALn556 che portarono a 17 i minuti di percorrenza dell'intera linea, aumentando anche il confort di viaggio. Solo per gli sporadici servizi merci, continuarono ad essere utilizzate le locotender 851. Nel clima di propaganda dell'allora governo fascista per "avvicinare" diversi centri urbani alle stazioni, i 1° luglio 1935 venne attivato un tronco che dall'ingresso della stazione di Lucera conduceva fin sotto le mura di Lucera, dopo un percorso in salita di circa 1 km. La stazione terminale venne denominata LUCERA CITTA' ma essa era costituita solo da un marciapiede ed era impresenziata. Anche la capienza era limitata, tanto che i convogli erano limitati a due automotrici. In conseguenza di ciò, la stazione di Lucera venne denominata LUCERA CAMPAGNA. Il tronco in questione presentava il più piccolo raggio di curvatura (109 metri) e la massima pendenza ad aderenza naturale (61 per mille) di tutta la rete statale. Dal momento dell'inaugurazione di questo tronco, i convogli si attestarono quasi tutti a Lucera Città e solo di rado le corse erano limitate a Lucera. In qualche raro caso, per diminuire al massimo i tempi di percorrenza, vennero sperimentate anche alcune corse senza fermate intermedie fra Foggia e Lucera Città. Il secondo conflitto mondiale portò diversi danni alla linea, soprattutto nel nodo di Foggia. Già dal 1 gennaio 1941 si rese necessario eliminare il servizio con automotrici per la mancanza di adeguati combustibili: sulla linea ritornò la trazione a vapore, il che comportò l'impossibilità per i convogli di raggiungere Lucera Città. Il 1° agosto 1943 il servizio venne sospeso per i danni di guerra: solo dal 1° giugno 1945, grazie al comando alleato, i treni, composti da una carrozza trainata da una locomotiva a vapore, ritornarono in linea. Dal gennaio 1947 tornarono in servizio le automotrici, ripristinando quindi il collegamento con Lucera Città.
Agli inizi del 1966 si diffuse la notizia della possibile chiusura dell'intera linea. Il problema maggiore era dato dall'affollamento dei convogli che, nella stazione di Lucera Città, venivano letteralmente presi d'assalto: d'altronde non era possibile effettuare convogli più lunghi sia per la limitata capienza della stazioncina (che poteva ospitare al massimo una coppia di automotrici), sia per la particolarità del tronco Lucera-Lucera Città, a forte pendenza. Si tentò di deviare parte dei viaggiatori sulla stazione di Lucera, istituendo un servizio di bus urbano fra quest'ultima ed il centro, ma non ebbe il risultato sperato. Si progettò anche la possibilità di migliorare il tronco Lucera-Lucera Città e quest'ultima stazione, ma gli investimenti sarebbero stati comunque troppi considerando che all'epoca eravamo in pieno boom del traffico stradale e pertanto sembrava illogico spendere denaro per una linea secondaria, frequentata in buona parte da pendolari (lavoratori e studenti) che usufruivano di abbonamenti a tariffa agevolata. Prevalse l'analisi fra costi e ricavi nella situazione in cui si trovava la linea, piuttosto che l'analisi fra costi e benefici che il miglioramento della linea avrebbe apportato. Fu così che, in un clima di proteste, dal 5 ottobre 1967 la linea venne chiusa ed il servizio viaggiatori affidato ad un autoservizio sostitutivo. La ferrovia venne utilizzata ancora per alcuni mesi per rare tradotte merci prima della definitiva chiusura. E così la Foggia - Lucera, da quando doveva diventare il primo tratto di un importante collegamento fra Roma e la Puglia, terminò la sua storia in maniera ingloriosa, fra i rami secchi. Evidentemente una tale soppressione dovette essere fin troppo affrettata, considerando che da allora furono moltissimi i progetti per il ripristino della linea, nonché per la realizzazione di quel famoso progetto di collegamento fra Campobasso e Foggia del quale non si è mai smesso di parlare. Fu così che una legge del 1981 inserì il collegamento veloce Roma-Foggia nel piano poliennale delle Ferrovie dello Stato, dando il via alla realizzazione del tronco Foggia-Lucera. Fu così che già nel giugno 1981 iniziarono i lavori rimuovendo l'armamento lungo l'intera linea. Si proseguì con la ristrutturazione della stazione di Lucera e con la realizzazione del nuovo rilevato che doveva sovrapassare la statale 17 in luogo dell'ex passaggio a livello. Ma con l'estate 1984 i lavori si fermarono per l'esaurimento dei fondi disponibili. Sembrava nuovamente calato il sipario sulla storica linea. Nel 1986 la società Ferrovie del Gargano, già gestore della linea garganica San Severo - Peschici, chiese agli organi competenti di poter subentrare alle Ferrovie dello Stato sia per la linea Foggia-Lucera che per la linea Foggia-Manfredonia (della quale si parlava insistentemente di futura chiusura). La richiesta suscitò grande interesse e per diversi anni si susseguirono incontri e colloqui. Finalmente nel 1997, un apposito decreto consentì il subentro delle Ferrovie del Gargano sulla Foggia-Lucera. Venne così redatto il progetto definitivo di ripristino della linea che comportava soprattutto l'eliminazione di una serie di interferenze con la viabilità ordinaria. Il progetto venne reso esecutivo nel 2005 e, dopo varie vicissitudini, finalmente a fine 2008 la linea era pronta. Per i collegamenti ferroviari vennero acquistate tre nuovi elettrotreni denominati FLIRT, costruiti dalla Stadler, e classificati come ETR 330.001, 002 e 003. Il 14 luglio 2009 la nuova linea venne inaugurata con un convoglio composto dagli ETR 330.001 e 003 in comando multiplo, partito da Foggia alle 11.38 e giunto a Lucera dopo 14 minuti. Il giorno dopo iniziò il servizio regolare con partenze cadenzate ogni 30 o 60 minuti nei giorni feriali e orari ridotti nei giorni festivi. Nel frattempo non è mai stata abbandonata l'idea di proseguire la linea da Lucera a Campobasso. Le stesse Ferrovie del Gargano si sono fatte promotrici di un progetto per una tratta lunga circa 69 chilometri, avente il ruolo di linea veloce per avvicinare il Molise alla Puglia: al momento nessun ulteriore passo è stato ancora fatto. |
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Gli orari del servizio ferroviario nel 1959 (in alto) e del servizio automobilistico sostitutivo nel 1969 (in basso) |
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La linea dalla stazione centrale di Foggia ove i treni per Lucera sono generalmente attestati sul primo binario tronco Nord. Da qui il binario per Lucera lascia la parallela linea adriatica per dirigersi verso Ovest, lambendo il nuovo deposito delle Ferrovie del Gargano, costruito appositamente per la nuova linea. Il binario prosegue poi su un viadotto salendo di quota per poter scavalcare Via San Severo e poi ridiscendere passando per la futura fermata di "Foggia Candelaro". Da qui la linea imbocca un lungo rettilineo, sottopassando la statale 16 e poi, riguadagnano quota, scavalcando la statale 17. Al km. 9+137 da Foggia, si giunge alla fermata di Vaccarella, utilizzata per l'incrocio dei treni in linea. Si prosegue sempre su rettilineo passando, al km. 12+800, per la fermata di Pellegrini (attualmente non in uso) dopo la quale la linea compie una doppia curva ad esse entrando a Lucera con un sottopasso della statale 17 e poi, a seguire, con un passaggio a livello su Via San Giusto. Si giunge così alla fermata di Lucera 2 al km. 18+516 e poi, a poca distanza, alla stazione terminale di Lucera, subito oltre il passaggio a livello su Via Troia. |
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Planimetria della linea in una planimetria del TCI del 1925 (grazie a Luigi Prato) |
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Come già detto in precedenza, sulla linea Foggia - Lucera gravano diversi progetti futuri che potrebbero aumentarne la potenzialità. Rispetto alla nuova linea attuale, uno degli interventi che si vorrebbe realizzare è quello di allungare i binari di incrocio nella fermata di Vaccarella al fine di realizzare incroci dinamici, ossia senza sosta, fra i convogli in transito e conseguentemente diminuire ulteriormente i tempi di percorrenza. Vi è poi il progetto, per le Ferrovie del Gargano, di prendere in gestione anche la linea Foggia - Manfredonia così da realizzare un'unica tratta Manfredonia - Lucera. Resta in piedi, infine, il progetto di allungare la linea da Lucera a Campobasso, realizzando il primitivo progetto della metà dell'800, al fine di realizzare un corridoio di collegamento veloce fra Roma, il Molise e la Puglia. Ma tale progetto, nella situazione economica attuale, sembra molto lontano da venire. |
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ETR 330-001 in corsa nei pressi di Lucera |
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Un convoglio per Foggia in transito sul viadotto che sovrappassa la statale 17 |
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Di seguito vengono riportate le schede di ciascun sito rilevante della ferrovia con notizie e documentazioni, nonché immagini d'epoca e attuali. |
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La linea durante la ricostruzione nel 2007 |
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Si ringraziano:
Nota: abbiamo controllato scrupolosamente il testo e le foto, ma se dovessero risultare inesattezze o fonti errate, preghiamo i nostri lettori di comunicarcelo a info@lestradeferrate.it |
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Il vecchio casello ferroviario lungo Via San Severo: la nuova linea oggi sovrappassa la strada |
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Per informazioni e contatti: info@lestradeferrate.it |