Le linee ferroviarie

LA FERROVIA DELL'ARGENTARIO TRA ORBETELLO E PORTO SANTO STEFANO

di Rosario Serafino

Breve ma importante fu il collegamento ferroviario fra la stazione FS di Orbetello e Porto Santo Stefano, sull'Argentario. Attivato nel 1913, la linea ebbe una storia intensa con diversi raccordi al suo servizio, ma la seconda guerra mondiale ne decretò la distruzione e la conseguente chiusura.

Nonostante i progetti e le tante iniziative fino ai giorni nostri, la linea non è mai stata ricostruita. Ne restano alcune tracce ed in quest'articolo, oltre a percorrerne la storia, siamo andati alla ricerca di queste tracce che testimoniano la vitalità di questa linea.

Indice

  1. STORIA DELLA LINEA

  2. IL PERCORSO DELLA LINEA

  3. DATI TECNICI 

  4. IMMAGINI DELLA FERROVIA

  5. RINGRAZIAMENTI E FONTI

  6. STESURA E AGGIORNAMENTI


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1. STORIA DELLA LINEA

La piccola ferrovia dell'Argentario collegava la stazione di Orbetello, sulla linea tirrenica, con il centro di Porto Santo Stefano, ai piedi dell'Argentario. La sua realizzazione fu voluta dalla Società Nazionale Ferrovie e Tranvie (SNFT). Questa società era nata nel 1892 per costruire e gestire alcune tramvie nella provincia di Parma. Dopo alterne vicende, la società entrò anche nel ramo ferroviario allargando il proprio territorio di competenza arrivando fino alla Lombardia ed alla Toscana. In tale ottica nel 1906 progettò una ferrovia che dall'Argentario raggiungesse Orvieto e Foligno in Umbria, raccordandosi alla linea per Ancona così da creare una traversale di collegamento fra il Tirreno e l'Adriatico. Ma tale progetto non andò mai in porto e rimase realizzata la sola Porto Santo Stefano - Orbetello.

La linea ferroviaria in una planimetria del TCI del 1925 (per gentile concessione di Luigi Prato)

La costruzione della linea ebbe inizio nell'ottobre 1911 e già nel 1913 essa era interamente realizzata, nonostante le difficoltà dovute all'attraversamento della laguna. Lunga circa 13 chilometri, essa aveva il suo capolinea in una stazione provvisoria posta a circa 200 metri dalla stazione FS di Orbetello, in attesa di ottenere il nulla osta per raccordarsi ai binari FS. L'inaugurazione avvenne il 17 dicembre 1913. Inizialmente erano previste 4 corse giornaliere (diventate 5 pochi anni dopo) con un servizio che, in pratica, poteva definirsi a spola.

La trazione era ovviamente a vapore ed affidato a due locomotive del gruppo 1 (probabilmente la 2 e la 7) costruite dalle Costruzioni Meccaniche di Saronno per l'esercizio sulla Iseo-Edolo nel 1907 e due locomotive del gruppo 50 (la 51 e la 53) costruite dalla Borsig di Berlino nel 1909.

La locomotiva SNFT n. 1 del gruppo 1, monumentata nei pressi del Castello di Brescia: locomotive di questo gruppo furono le prime ad essere utilizzate sulla ferrovia dell'Argentario

 

Nel 1914 venne creato a Terra Rossa un piano caricatore comune a questa linea ed alla ferrovia privata a scartamento ridotto (600 mm) della miniera dell'Argentario (il cosiddetto "binarietto delle ferriere") per consentire l'inoltro dei materiali minerari per ferrovia. La ferrovia privata proseguiva poi la sua corsa con un attraversamento a raso della ferrovia Orbetello - Porto Santo Stefano al km. 7+830 di quest'ultima per giungere infine a Santa Liberata dove terminava su un molo di imbarco antistante il mare.

Nel 1916 la linea venne raccordata alla linea tirrenica FS e così il capolinea venne spostato direttamente sul primo binario della stazione FS di Orbetello, mentre la primitiva stazione SNFT venne abbandonata e utilizzata come uffici e scalo merci.

Lo scoppio della Prima guerra mondiale portò un incremento a questa ferrovia sia per i traffici merci (inoltro di materiale dallo stabilimento chimico nei pressi della stazione di Orbetello FS fino a Porto Santo Stefano) sia per i traffici della Croce Rossa che aveva allestito proprio a Porto Santo Stefano un centro di cura per i feriti della guerra.

Nei primi anni '20 giunsero sulla linea 3 locomotive del gruppo 10 (la 11, la 12 e la 13) costruite dalla OMI di Milano: a seguito di ciò le due locomotive del gruppo 1 e una del gruppo 50 (la 53) tornarono ad Iseo.

Nel 1924 venne realizzata una diramazione che, staccandosi dalla linea principale poco prima di giungere nel piazzale della stazione di Porto Santo Stefano, raggiungeva dopo 0,671 km il molo del cosiddetto "Porto Arturo" ove era un raddoppio per il carico e scarico delle merci.

Alla fine degli anni '20 da Iseo giunsero due automotrici a vapore (la A1 e la A2) costruite nel 1907 dalla Maschinenfabrik Esslingen.

Nel 1936 venne creato un altro raccordo a Porto Santo Stefano, questa volta per raggiungere il deposito di carburanti dell'Aeronautica Militare. Per le esigenze di tale raccordo venne utilizzato anche un locomotore Badoni tipo ABL V a gasolio, noleggiato dalle FS.

L'orario della ferrovia nel 1938

 

Nel luglio del 1939 venne noleggiata dalle FS una locomotiva del gruppo 835 (la 835.284) che prestò servizio sulla linea fino al marzo 1942 quando venne sostituita da un'altra locomotiva del gruppo 50 (la n. 57) proveniente da Iseo.

La storia di questa ferrovia si interruppe con lo scoppio della Seconda guerra mondiale. Già nel corso dell'estate 1943 i treni dovettero attestarsi nuovamente al primitivo capolinea di Orbetello SNFT in considerazione delle continue interruzioni della linea FS per i bombardamenti. A partire dal 2 ottobre 1943 diversi bombardamenti aerei produssero danni alla ferrovia che però venne ripristinata alla meno peggio, salvo il raccordo per il porto. Nuovi bombardamenti agli inizi di febbraio 1944 colpirono la stazione di Porto Santo Stefano tanto che i treni vennero fatti partire dall'imbocco del piazzale di stazione: nel frattempo le corse giornaliere si ridussero gradualmente fino a 2. Ma la fine della ferrovia giunse con i bombardamenti del 2 e 4 marzo 1944 che rasero completamente al suolo Porto Santo Stefano danneggiando anche il piazzale di Orbetello scalo. I danni alle strutture ferroviarie ed al materiale rotabile furono ingenti. La SNFT allestì un servizio di autobus sostitutivi per sopperire alla mancanza di collegamenti.

Nel dopoguerra la SNFT chiese di ricostruire la ferrovia con criteri più moderni e trazione diesel o elettrica, ma l'apposita commissione ministeriale si espresse in maniera sfavorevole a tale progetto. Il materiale rotabile superstite venne lasciato nei piazzali delle stazioni di Orbetello Città e Porto Santo Stefano in attesa di decisioni che non arrivarono mai.

La locomotiva 54 come si presentava ormai accantonata alla fine degli anni '40 nel piazzale di Orbetello Città. Venne poi demolita sul posto nel 1960 insieme ad altri rotabili e carri superstiti. (Collezione Alberto Giani - per gentile concessione)

 

Si tornò a parlare di questa ferrovia nel 1974 quando la Regione Toscana e la Provincia di Grosseto presentarono un progetto di ricostruzione della linea a trazione elettrica. Tale progetto venne inviato al ministero competente per l'approvazione e sembrava ormai imminente la sua esecuzione tanto che, in occasione della costruzione della nuova banchina "Toscana" a Porto Santo Stefano, vennero anche posati due binari ferroviari di servizio da allacciare alla progettata linea. Ma nel 1982 il Ministero dei Trasporti diede il proprio parere negativo ritenendo irrilevante il traffico determinato da tale linea.

Da allora i tratti ferroviari rimasti ancora liberi vennero destinati ad una nuova sistemazione viaria cancellando ogni opportunità di recupero ferroviario.

Emergono dall'asfalto della Banchina Toscana a Porto Santo Stefano, le tracce delle rotaie installate negli anni settanta quando sembrava imminente la ricostruzione della linea ferroviaria da Orbetello

2. IL PERCORSO DELLA LINEA

La linea aveva il suo inizio dalla stazione di Orbetello FS: a circa 320 metri a Sud dell'asse del FV il binario della ferrovia si staccava dalla linea FS Roma - Pisa per dirigersi verso Sud-Ovest con un'ampia curva che lambiva il litorale della laguna di levante per portarsi poi ad attraversare la strada provinciale in località Madonna delle Vigne. Da qui la linea si portava sul litorale della laguna di ponente seguendo parallelamente tal litorale fino alla stazione di Orbetello Città. Da qui poi la linea proseguiva correndo sulla diga affiancata alla strada provinciale. Al termine della diga, la linea si portava verso Nord parallelamente al litorale toccando la località Terra Rossa ov'era una fermata. Proseguiva poi in direzione sostanzialmente retta attraversando la galleria "degli Stretti" e giungendo in località Santa Liberata nei pressi del mare ov'era un'altra fermata. Attraversava poi la galleria "di Santa Liberata" sboccando nella valle del Pozzarello dove attraversava a raso la strada provinciale per riavvicinarsi al mare. Da qui la linea correva in una trincea nella roccia attraversando diverse gallerie. Oltre l'ultima galleria la ferrovia entrava in Porto Santo Stefano sottopassando la strada provinciale per entrare nel piazzale della stazione terminale.

La ferrovia sulla diga che attraversa la laguna fra Orbetello e l'Argentario

3. DATI TECNICI

Situazione della linea chiusa nel 1944 a causa dei danni della guerra Stazioni, fermate e altri punti
  • km. 0+000 Porto Santo Stefano

  • km. 3+2... Santa Liberata

  • km. 5+.... Le Piane

  • km. 7+830 attraversamento binarietto ferrovia privata della miniera

  • km. 7+9... Terra Rossa

  • km. 9+170 Orbetello Città

  • (km. 13+090 Orbetello SNFT)

  • km. 13+342 Orbetello FS

Lunghezza 13+342 km (originariamente 13+090)
Numero binari 1
Trazione vapore
Scartamento ordinario
Armamento binari da 27 e 27,3 kg/m
Esercizio non definito
Altitudine massima 11,40 m (Santa Liberata)
Altitudine minima 1 m (diversi tratti)
Pendenza massima 10 per mille
Fermate intermedie 4
Raccordi A Orbetello FS: due binari per la darsena e un binario per l'industria chimica (ex Sitoco)
A Terra Rossa: un binario per il piano caricatore comune con la ferrovia privata della miniera
A Porto Santo Stefano: un binario per il porto ed un binario per il deposito carburanti dell'Aeronautica Militare
Province attraversate Grosseto
Interconnesioni a Orbetello: linea FS Roma - Pisa - Genova

La stazione di Porto Santo Stefano all'epoca dell'inaugurazione della linea

4. IMMAGINI DELLA FERROVIA

Di seguito vengono riportate le schede di ciascun sito rilevante della ferrovia con notizie e documentazioni, nonché immagini d'epoca e attuali.

La stazione di Orbetello - Monte Argentario FS e Orbetello SNFT
La tratta Orbetello - Orbetello Città e la stazione di Orbetello Città
La tratta Orbetello Città - Terra Rossa
La tratta Terra Rossa - Santa Liberata
La tratta Santa Liberata - Porto Santo Stefano

La stazione di Orbetello Città come si presenta oggi

5. RINGRAZIAMENTI E FONTI

Per la stesura del presente articolo si ringrazia:

  • Alberto Giani, Luigi Prato e Maxi Verde per la concessione di alcune foto;

  • Pier Angelo Marchese.

Nota: abbiamo controllato scrupolosamente il testo e le foto, ma se dovessero risultare inesattezze o fonti errate, preghiamo i nostri lettori di comunicarcelo a info@lestradeferrate.it

6. STESURA E AGGIORNAMENTI

Articolo pubblicato il 21 ottobre 2012.

 

Per informazioni e contatti: info@lestradeferrate.it