Le linee ferroviarie

LA FERROVIA SASSARI - TEMPIO PAUSANIA - PALAU MARINA

di Luigi Prato

Con i suoi oltre 150 chilometri di percorso, la linea Sassari - Palau Marina è la più lunga delle ferrovie a scartamento ridotto del Nord Sardegna. Attualmente essa è operativa per i collegamenti ordinari delle FdS limitatamente fino alla stazione di Nulvi, mentre per quanto riguarda le relazioni Sassari - Tempio Pausania e Tempio Pausania - Palau Marina sono in servizio unicamente i convogli turistici del Trenino Verde, organizzati in base ad un calendario predisposto annualmente che di regola è in vigore tra i mesi di giugno e settembre. In virtù dei suoi notevolissimi pregi paesaggistici la linea costituisce una delle mete preferite in Sardegna degli appassionati del turismo ferroviario; grazie alle numerose opere d’arte di alta ingegneria ferroviaria, come lo straordinario ponte ad arcate sul fiume Coghinas e, soprattutto, la galleria elicoidale di Bortigiadas, permette infatti al viaggiatore di ammirare una lunga serie di panorami eccezionali tra dolci colline, ardite ascese attraverso folti boschi e rupi granitiche, fino allo splendido mare di Palau che si apre con suggestiva vista sull’Arcipelago di La Maddalena e Caprera.

Indice

Planimetria della linea Sassari - Palau Marina (evidenziata in viola), con il collegamento dalla stazione di Luras per Monti soppresso nel 1958, tratta dall’Atlante Stradale del Touring Club Italiano, anno 1938

STORIA DELLA LINEA

La ferrovia Sassari - Palau Marina, per la verità, non fu progettata in origine come linea vera e propria a sé stante; rappresentò piuttosto il risultato dell’unione di tre diversi tronchi realizzati separatamente da due differenti società concessionarie a distanza di oltre 40 anni l’una dall’altra. In particolare, il percorso tra la stazione di Tempio Pausania e quella di Luras (attualmente lungo km 11) faceva parte della ferrovia collegante la cittadina tempiese con la stazione di Monti delle Strade Ferrate Secondarie della Sardegna (SFSS), inaugurata il 15 febbraio 1888.

Un’altra planimetria, di epoca recente, con l’indicazione delle stazioni e fermate lungo la linea, anche qui evidenziata in viola

Nel XX secolo, a partire dagli anni ’20 si pose la questione di superare il problema costituito dall’isolamento di gran parte del territorio del Nord Sardegna, con specifico riferimento ai centri abitati della Romangia, dell’Anglona e di gran parte della Gallura, privi di adeguati collegamenti con Sassari ed i principali scali marittimi di Porto Torres, Golfo Aranci e Terranova Pausania (attuale Olbia) in quanto lontani dalla rete delle Ferrovie Reali, situazione che rendeva oltremodo difficoltosi i traffici di persone e merci. La questione fu affrontata dal Regio Governo italiano attraverso l’approvazione del Decreto Reale n° 656 del 27 marzo 1927, contenente disposizioni in merito alla concessione dei lavori per la costruzione e l’esercizio di nuovi tronchi a scartamento ridotto da 950 millimetri tra Sassari e gli abitati di Sorso, Tempio Pausania e Palau. L’incarico della realizzazione dei suddetti collegamenti fu affidato alla società delle Ferrovie Settentrionali Sarde (FSS), su progetto dell’ingegnere Diego Murgia, il quale per il completamento della linea diretta a Palau sfruttò il già esistente tratto tra Tempio Pausania e Luras sulla vecchia ferrovia SFSS da Monti. Quest’ultima circostanza fece sì che la linea Sassari - Palau Marina fosse connotata da una singolare caratteristica; essa infatti, come ha fatto notare all’autore delle presenti righe il Sig. Antonello Caiula di Osilo, macchinista dei treni sulle linee del compartimento di Sassari delle Ferrovie della Sardegna, presenta ben tre chilometraggi progressivi differenti, riportati sulle pietre miliari, compresi rispettivamente tra Sassari e Tempio Pausania, tra Tempio Pausania e Luras e tra Luras e Palau Marina. Altra caratteristica insolita della linea è data dalla architettura dei caselli e delle cantoniere posti lungo ciò che rimane della vecchia ferrovia del 1888, ben diversa rispetto a quella dei più moderni fabbricati edificati negli anni ’30 in stile tipico del periodo fascista.

I tempi di realizzazione dei nuovi tronchi progettati furono notevolmente brevi. Dopo che il 12 maggio 1930 fu aperta al traffico la nuova ferrovia Sassari - Sorso, poco più di un anno dopo si procedette a inaugurare in data 16 novembre 1931 i 91,2 chilometri di tragitto tra Sassari e la moderna stazione passante di Tempio Pausania, divenuta il nuovo scalo cittadino in luogo di quella delle SFSS, successivamente soppressa pochi anni dopo; di lì a poco, il 18 gennaio 1932, fu completato anche il tratto di 48 chilometri da Luras al capolinea della stazione portuale di Palau Marina, che sarebbe così divenuto l'ultimo percorso ferroviario a scartamento ridotto realizzato in Sardegna.

Per quanto riguarda i primi convogli sulla linea, accanto al materiale rotabile già delle SFSS utilizzato in precedenza sulle tratte Sassari - Alghero e Monti - Tempio Pausania, le FSS poterono usufruire di nuovi mezzi di trazione a vapore, tra cui i 3 esemplari (n° 12 “Sorso”, n° 13 “Palau” e n° 14 “Perfugas”) delle locomotive Orenstein & Koppel di rodiggio 1-4-0, entrati in servizio dal 26 ottobre 1929 (ma utilizzati prevalentemente per impieghi diversi dal trasporto viaggiatori), ai quali fecero séguito nel 1930 i 5 nuovi modelli Breda di rodiggio 1-3-0 e con sistema di distribuzione Caprotti (n° 1 “Adriana”, n° 2 “Alba”, n° 3 “Wally”, n° 4  “Marzia” e n° 5 “Elsa”, così denominati in onore delle figlie del Conte Avv. Ugo Pasquini, Amministratore delegato delle linee secondarie sarde) e nel 1931 i 6 modelli (n° 6 “Sassari”, n° 7 “Osilo”, n° 8 “Martis”, n° 9 “Giuliana”, n° 10 “Nulvi” e n° 11 “Tempio”) anch’essi di rodiggio 1-3-0 realizzati dalla Cemsa. Quanto alle vetture passeggeri, furono largamente impiegati i modelli realizzati nei primi anni ’30 dalla Breda in cassa metallica, che li distingueva  da quelli in doghe di legno della medesima fabbrica adottati nel 1915 dalle FCS sulle tratte Isili/Sarcidano - Villacidro e Villamar - Ales.

Nel 1933 alle FSS subentrò la nuova società delle Strade Ferrate Sarde (SFS) costituita con sede a Genova, la quale acquistò la maggioranza delle azioni delle Ferrovie Complementari della Sardegna (FCS); conseguentemente, la gestione della linea Sassari - Palau Marina nel tratto compreso tra la stazione di Tempio e quella di Luras, in un primo momento esercitata congiuntamente dalle FSS e dalle FCS, passò sotto la direzione delle SFS.

Gli orari della linea nel 1938 (a sinistra) e nel 1955 (a destra)

Gli anni ’40 costituirono un periodo molto difficile per le ferrovie secondarie sarde, a causa dei noti eventi che trascinarono l’Italia nell’infernale vortice della seconda guerra mondiale; le stazioni di Cagliari e Macomer furono pesantemente bombardate, mentre i difficili collegamenti con la penisola, per lungo tempo controllata dalle forze di occupazione  degli eserciti di Hitler, rendevano problematico l’approvvigionamento di combustibile e materiale di ricambio per la manutenzione dei rotabili e dell’armamento sulle linee. Malgrado le aspre difficoltà, il coraggio e l’abnegazione del personale ferroviario permise in quegli anni tetri e spaventosi a migliaia di cittadini sfollati di trovare scampo dagli orrori della guerra in aree più sicure.

Il dopoguerra vide la lenta e graduale ripresa in Sardegna, come nelle altre Regioni d’Italia, dell’ordinario servizio ferroviario di trasporto passeggeri e merci, ma malgrado i lavori di ripristino e di riparazione del materiale danneggiato dagli eventi bellici o logorato dal prolungato uso, la situazione per le linee complementari sarde non si presentava certo delle più rosee. I mezzi di trazione rimanevano infatti gli stessi degli anni precedenti lo scoppio del secondo conflitto mondiale ed i tempi di percorrenza su binario non potevano reggere il confronto con quelli delle autolinee sostitutive su strada. Nella prima metà degli anni ’50 l’orario della linea prevedeva 3 corse su treno misto (1 corsa SS - Palau M.; 1 corsa SS - Tempio P. e 1 corsa Tempio P. - Palau M.) con servizio di I e III classe; la durata di un viaggio lungo l’intera linea era di circa 6 ore. Alle corse su treno (sospese la domenica) si aggiungevano le 5 su autobus del servizio sostitutivo su strada, alquanto più rapide, con un tempo massimo di 4 ore e 40 minuti. Fu in quel periodo che maturò in Italia ad opera del Governo nazionale il progetto del taglio ai cosiddetti “rami secchi”, spesso attuato con criteri a dir poco dissennati.

Per ritornare alla linea Sassari - Palau Marina, sempre negli anni ’50 fu apportata una rettifica al tracciato originario con la realizzazione di un nuovo viadotto sul lago del Liscia che andò a sostituire i due vecchi ponticelli ad arcate, tuttora presenti e ben visibili dal treno sul lato più esterno della curva.

Dopo che nel 1958 fu soppresso il collegamento con la linea Sassari - Chilivani - Golfo Aranci delle Ferrovie di Stato successivamente alla chiusura del tratto tra la stazione di Luras e quella delle SFSS di Monti, negli anni ’60 sulla Sassari - Palau Marina fecero la comparsa le nuove automotrici ADm ed i locomotori diesel LDe che, grazie alle prestazioni nettamente superiori a quelle delle locomotive a vapore, permettevano di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza.

Gli orari della linea nel 1967 (a sinistra) e nel 1980 (a destra)

Negli anni ’70-’80 non si verificarono sviluppi di particolare rilievo sulla linea in questione; l’unico evento importante si registrò nel 1989, allorquando la direzione della linea passò alla nuova società delle Ferrovie della Sardegna (FdS), nata dalla fusione delle SFS con le FCS. Durante il decennio successivo, dopo che nel 1995 si è proceduto ad ammodernare il parco del materiale rotabile di trazione mediante l’introduzione delle automotrici ADe Breda/ABB, nel 1997 è stata attuata la ripartizione della linea in tre distinti tronchi, con la consueta motivazione (ad avviso di chi scrive, ben poco convincente, data la persistente mediocrità della rete stradale in Sardegna) che i tempi su ferrovia erano poco competitivi rispetto a quelli delle autolinee. Per i collegamenti ordinari il capolinea dei treni FdS provenienti da Sassari è stato arretrato alla stazione di Nulvi, mentre (come si è anzidetto) i percorsi tra Sassari e Tempio Pausania e tra Tempio Pausania e Palau Marina sono stati convertiti in linea turistica del Trenino Verde operativa nel periodo estivo secondo un apposito calendario stabilito per ciascun anno. Accanto al servizio ferroviario passeggeri, viene parallelamente attuato quello sostitutivo su autobus dell’ARST-FdS, come per le altre linee del compartimento di Sassari.

Brutte notizie per la linea giungono agli inizi del 2015: i tagli al settore dei trasporti attuati dalla Regione portano alla soppressione anche dell'ultima tratta ferroviaria tra Sassari e Nulvi, autosostituito anch'esso. La scure dei tagli si abbatte anche sul servizio turistico del Trenino Verde che dal 1° febbraio 2015 circola solo a noleggio e quindi con un drastico aumento dei costi. E' l'inizio della fine anche per questa gloriosa e spettacolare ferrovia...

Foto d’epoca dell’edificio della Direzione di Sassari delle Strade Ferrate Sarde, situato in Viale Sicilia, ripresa durante lo svolgimento dei lavori a cui era stata sottoposta l’intera area ferroviaria delle linee secondarie sassaresi (per gentile concessione della Direzione FdS di Sassari)

Ancora un’immagine dell’edificio della Direzione di Sassari delle Strade Ferrate Sarde durante i lavori, ripreso da un’altra angolazione (per gentile concessione della Direzione FdS di Sassari)

Edifici dell’area ferroviaria SFS (per gentile concessione della Direzione FdS di Sassari)

Un’altra immagine di edifici delle SFS ripresa nel corso dello svolgimento dei lavori (per gentile concessione della Direzione FdS di Sassari)

Varie fasi dei lavori che interessarono l’area della Direzione di Sassari delle Strade Ferrate Sarde (per gentile concessione della Direzione FdS di Sassari)

Varie fasi dei lavori che interessarono l’area della Direzione di Sassari delle Strade Ferrate Sarde (per gentile concessione della Direzione FdS di Sassari)

Varie fasi dei lavori che interessarono l’area della Direzione di Sassari delle Strade Ferrate Sarde (per gentile concessione della Direzione FdS di Sassari)

Varie fasi dei lavori che interessarono l’area della Direzione di Sassari delle Strade Ferrate Sarde (per gentile concessione della Direzione FdS di Sassari)

IL PERCORSO DELLA LINEA

La linea parte dalla banchina FdS della stazione di Sassari da cui hanno inizio i binari a scartamento ridotto per i collegamenti ordinari con Sorso e Nulvi. Superato il primo passaggio a livello al km 1,151 in uscita dall’area ferroviaria delle FdS, la linea attraversa un ponticello metallico sotto cui corre la strada diretta verso Sorso e Sennori, quindi inizia un percorso in lenta e costante ascesa in una zona collinare contrassegnata da campi coltivati, orti e begli oliveti, superando diversi viadotti ad arcate. Si arriva dopo circa 6 chilometri alla fermata di Filigheddu, edificata in aperta campagna presso l’omonima frazione sassarese, all’uscita della quale si entra in una galleria, e, dopo un altro breve tratto, alla successiva fermata di Achettas, anch’essa posta in una zona pressoché disabitata. La ferrovia continua a salire di quota, compiendo una serie di giri e rigiri in direzione est; dopo aver aggirato a nord il rilievo su cui sorge il castello dei Malaspina, giunge alla stazione di Osilo, posta a breve distanza dalla strada secondaria che conduce alla frazione di Santa Vittoria. La linea prosegue a salire d’altimetria, spingendosi in direzione sud-est, poi compie una stretta curva e muta percorso dirigendosi a nord-est, quindi tocca dopo un breve tratto la fermata di Fenosu. Da qui ha inizio una fase discendente di quota della ferrovia, che procede in direzione nord quasi parallelamente alla Strada Statale 127, con la quale si interseca in diversi punti; percorso un buon tratto, si giunge alla stazione di Nulvi, attuale capolinea del servizio passeggeri ordinario delle FdS su rotaia. Superata quest’ultima, la ferrovia dapprima assume direzione nord, poi curva bruscamente a sud e successivamente procede a est, passando in prossimità del nuraghe Orria, quindi riprende a procedere a nord. Superato un passaggio a livello, la linea arriva dopo un breve tratto alla stazione di Martis, situata in aperta campagna a ovest dell’abitato. Da qui si continua a scendere di quota, mentre il percorso ferroviario procede con andamento tortuoso in direzione nord; dopo circa 9 chilometri la linea tocca la stazione di Laerru, edificata a poca distanza a est del centro abitato. La ferrovia muta ancora direzione procedendo a est, sempre con andamento discendente e quasi parallelo alla carreggiata stradale; si giunge così alla stazione di Perfugas, posta a sud del paese. La linea prosegue ad attraversare il territorio dell’Anglona, continuando a nord del rio Altana; superato un passaggio a livello sulla S. S. 127, si dirige a nord-est fino a raggiungere la stazione del Coghinas, situata a breve distanza dall’omonimo fiume, il maggiore del Nord Sardegna. La ferrovia continua a proseguire con andamento parallelo alla  S. S. 127 in direzione del Coghinas, il cui corso viene superato attraversando il viadotto ad arcate di straordinaria architettura, costituente una delle massime opere d’arte ferroviaria sulle linee secondarie sarde. Oltrepassato il fiume, la ferrovia riprende a salire in quota procedendo in direzione est; percorso un breve tratto, si arriva alla fermata di Scala Ruia da cui ha inizio l’attraversamento di uno dei tratti più suggestivi della linea, con un percorso in costante ascesa tra la fitta vegetazione e le rupi granitiche che caratterizzano il paesaggio gallurese. È questo il tratto che ha presentato le maggiori difficoltà alla realizzazione della linea, come testimonia la lunga successione di viadotti e gallerie che il treno deve attraversare per salire di quota. Al km 80 da Sassari si supera il maggiore dislivello della linea grazie alla galleria elicoidale scavata all’interno della montagna, all’uscita della quale è edificata la stazione di Bortigiadas. Da qui la ferrovia continua la salita con andamento tortuoso verso l’altopiano su cui sorge la cittadina di Tempio Pausania; attraversata la suggestiva zona contraddistinta dal singolare profilo del monte La Croce con la sua inconfondibile serie di cime aspre e dirupate, la linea tocca la stazione di Aggius, sita a breve distanza dalla strada secondaria che conduce al paese. Si percorre quindi un tratto di circa 4 chilometri, fino ad arrivare alla bella stazione di Tempio Pausania, realizzata nel 1930 sul punto più alto della linea per sostituire la più antica del 1888 sulla vecchia linea da Monti. Di quest’ultima si percorre il tracciato che conduce prima alla fermata di Nuchis e poi alla stazione di Luras da cui, fino al 1958, si staccava il binario per Monti, oggi completamente smantellato ed il cui sedime è stato in gran parte convertito in percorso turistico per biciclette. Superata la stazione di Luras, dopo un passaggio a livello presso un viadotto stradale ha inizio il terzo tronco del percorso ferroviario, aperto al traffico nel 1932, da cui si giunge dopo circa un chilometro alla stazione di Calangianus, la seconda della cittadina gallurese dopo quella delle SFSS edificata nel 1888, ora purtroppo non più esistente in quanto completamente demolita. Dopo Calangianus, la ferrovia prosegue attraversando un altro meraviglioso paesaggio tipico della natura gallurese, tra foreste e rupi granitiche; si supera dapprima la fermata di San Leonardo e successivamente quella di Rio Piatto, quindi si approda al lago del Liscia, circondato da arbusti e sughereti, il cui specchio d’acqua viene superato dal treno tramite un viadotto a pilastri, edificato negli anni ’50 per sostituire i vecchi viadotti ad archi sul percorso originario dismesso. La linea prosegue costeggiando con andamento sinuoso le rive del lago e dopo un paio di chilometri arriva alla stazione di S. Antonio, edificata a nord dell’abitato. Da qui ha inizio la fase altimetrica discendente della linea, che prosegue con andamento tortuoso in direzione nord-est toccando la fermata di Oddastru e, dopo un breve tratto, quella di Caldosa, prima di approdare alla stazione di Arzachena, situata a poca distanza a ovest della cittadina, in prossimità della strada secondaria diretta verso Bassacutena. Oltrepassata la stazione di Arzachena, la ferrovia muta direzione procedendo a nord con andamento pressoché rettilineo parallelamente alla S. S. 125 e ad ovest di quest’ultima, fino alla fermata di Surrau dove, superato un passaggio a livello, i due percorsi si invertono con la strada che si porta a ovest e la ferrovia a est. Compiuto un breve tratto con suggestiva vista sul mare, si arriva alla stazione di Palau dalla quale, tramite un binario munito di apposito scambio ad asta di manovra, la ferrovia approda finalmente al capolinea della stazione di Palau Marina, edificata a brevissima distanza dal molo da cui partono i traghetti per i collegamenti marittimi con La Maddalena e Santa Teresa Gallura.

Locomotore LDe 503 delle SFS in testa ad un convoglio formato da due vetture passeggeri Breda in viaggio sulla linea (per gentile concessione del Sig. Antonello Caiula)

ELENCO FABBRICATI E PROGRESSIVE CHILOMETRICHE

(Archivio Salvatore Fiori - per gentile concessione)

 

TRATTO SASSARI - TEMPIO PAUSANIA

 

Fabbricati Progressiva chilometrica Altitudine (m. slm)

Stazione FdS di Sassari

km 0+000.00

176

Fermata di Baddimanna

km 1+207.53

 

Casa cantoniera (1)

km 3+089.00

 

Casa cantoniera (2)

km 4+975.00

 

Viadotto a 6 luci (m. 12)

km 6+152.00

 

Fermata di Filigheddu

km 6+422.32

272

Galleria

km 6+461.00

 

Viadotto a 5 luci (m. 5)

km 7+000.00

 

Viadotto a 6 luci (m. 12)

km 8+351.00

 

Viadotto a 8 luci (4 m. 5 e 4 m. 8)

km 8+794.00

 

Casa cantoniera (3)

km 8+848.66

 

Fermata di Achettas

km 10+751.19

329

Casa cantoniera (4)

km 13+217.90

 

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 13+428.00

 

Casa cantoniera (5)

km 15+295.28

 

Casa cantoniera (6)

km 17+601.01

 

Stazione di Osilo

km 17+845.14

438

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 19+431.00

 

Casa cantoniera (7)

km 20+201.72

 

Casa cantoniera (8)

km 22+643.46

 

Casa cantoniera (9)

km 24+887.81

 

Fermata di Fenosu

km 26+370.49

535

Casa cantoniera (10)

km 28+413.08

 

Casa cantoniera (11)

km 30+115.53

 

Galleria (m. 216)

km 31+473.00

 

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 32+357.00

 

Casa cantoniera (12)

km 32+627.86

 

Stazione di Nulvi

km 34+707.97

463

Casa cantoniera doppia (1)

km 34+803.01

 

Casa cantoniera (13)

km 36+918.61

 

Casa cantoniera (14)

km 39+068.65

 

Casa cantoniera (15)

km 41+161.25

 

Viadotto a 5 luci (m. 8)

km 41+605.00

 

Casa cantoniera (16)

km 43+211.48

 

Viadotto a 5 luci (m. 8)

km 43+315.00

 

Casa cantoniera doppia (2)

km 44+877.86

 

Stazione di Martis

km 45+122.96

255

Viadotto a 6 luci (m. 8)

km 46+073.00

 

Casa cantoniera (17)

km 46+893.92

 

Casa cantoniera (18)

km 49+547.40

 

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 52+107.00

 

Casa cantoniera (19)

km 52+386.01

 

Viadotto a 5 luci (m. 8)

km 52+550.00

 

Casa cantoniera doppia (3)

km 54+151,95

 

Stazione di Laerru

km 54+232,71

120

Casa cantoniera (20)

km 56+676.58

 

Stazione di Perfugas

km 59+012.90

53

Casa cantoniera doppia (4)

km 59+151.15

 

Casa cantoniera (21)

km 60+704.12

 

Viadotto a 4 luci (m. 8)

km 60+995.00

 

Stazione di Coghinas

km 63+476.88

42

Casa cantoniera (22)

km 65+471.00

 

Ponte a 4 luci (1 m. 30 e 3 m. 8)

km 66+209.00

 

Viadotto a 6 luci (m. 8)

km 67+122.00

 

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 67+484.00

 

Fermata di Scala Ruia

km 67+567.61

66

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 68+080.00

 

Viadotto a 4 luci (m. 8)

km 69+238.00

 

Galleria (m. 35)

km 69+498.00

 

Viadotto a 4 luci (m. 12)

km 69+622.00

 

Galleria (m. 22)

km 69+674.00

 

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 69+764.00

 

Casa cantoniera (23)

km 70+467.00

 

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 70+980.00

 

Casa cantoniera (24)

km 72+494.00

 

Galleria (m. 47)

km 72+782.00

 

Viadotto a 6 luci (m. 8)

km 73+010.00

 

Viadotto a 3 luci (m. 5)

km 73+772.00

 

Casa cantoniera (25)

km 74+533.08

 

Viadotto a 5 luci (m. 5)

km 74+583.00

 

Galleria (m. 190)

km 74+820.00

 

Viadotto a 4 luci (m. 8)

km 75+628.00

 

Viadotto a 5 luci (m. 8)

km 75+905.00

 

Casa cantoniera (26)

km 76+422.00

 

Viadotto a 5 luci (m. 8)

km 77+723.00

 

Casa cantoniera (27)

km 78+139.53

 

Galleria (m. 106)

km 78+767.00

 

Viadotto a 7 luci (2 m. 5 e 5 m. 8)

km 79+263.00

 

Viadotto a 6 luci (m. 8)

km 79+406.00

 

Galleria (m. 95)

km 79+583.00

 

Galleria elicoidale (m. 525)

km 80+197.00

 

Stazione di Bortigiadas

km 80+798.32

334

Casa cantoniera doppia (5)

km 80+929.80

 

Viadotto a 3 luci (2 m. 8 e 1 m. 12)

km 81+393.00

 

Viadotto a 4 luci (m. 5)

km 81+695.00

 

Viadotto a 5 luci (m. 5)

km 81+925.00

 

Viadotto a 5 luci (m. 8)

km 82+123.00

 

Casa cantoniera (28)

km 82+653.85

 

Galleria (m. 117)

km 83+013.00

 

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 83+171.00

 

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 83+726.00

 

Galleria (m. 56)

km 83+879.00

 

Casa cantoniera (29)

km 84+098.93

 

Viadotto a 5 luci (m. 8)

km 84+586.00

 

Casa cantoniera (30)

km 85+780.76

 

Viadotto a 4 luci (m. 8)

km 85+865.00

 

Casa cantoniera doppia (6)

km 87+243.97

 

Stazione di Aggius

km 87+303.79

478

Viadotto a 5 luci (m. 5)

km 88+389.00

 

Casa cantoniera (31)

km 88+841.75

 

Viadotto a 7 luci (m. 8)

km 90+671.00

 

Casa cantoniera doppia (7)

km 90+774.18

 

Stazione SFS-FdS di Tempio Pausania

km 91+250.66

548

 

TRATTO TEMPIO PAUSANIA - LURAS

 

Fabbricati Progressiva chilometrica Altitudine (m. slm)
Casa cantoniera (1) ex casello 26 SFSS km 1+932.34  
Casa cantoniera (2) ex casello 25 SFSS km 2+960.42  
Casa cantoniera (3) ex casello 24 SFSS km 3+782.80  
Casa cantoniera (4) ex casello 23 SFSS km 5+516.92  
Ponte a 2 luci (m. 8) km 6+586.24  
Casa cantoniera (5) ex casello 22 SFSS km 7+523.28  
Fermata di Nunchis km 8+623.84 439
Casa cantoniera (6) ex casello 21 SFSS km 8+687.92  
Casa cantoniera (7) ex casello 20 SFSS km 10+269.24  
Casa cantoniera (8) ex casello 19 SFSS km 10+583.34  
Stazione di Luras km 10+677.44 458

 

TRATTO LURAS - PALAU MARINA

 

Fabbricati Progressiva chilometrica Altitudine (m. slm)

Casa cantoniera (1)

km 0+164.00

 

Stazione SFS-FdS di Calangianus

km 1+053.00

443

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 2+544.00

 

Galleria artificiale (m. 36)

km 2+647.00

 

Casa cantoniera (2)

km 3+120.00

 

Viadotto a 6 luci (m. 8)

km 5+055.00

 

Casa cantoniera (3)

km 5+240.00

 

Galleria artificiale (m. 20)

km 5+569.00

 

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 6+997.00

 

Casa cantoniera (4)

km 7+412.00

 

Fermata di San Leonardo

km 8+866.00

258

Viadotto a 3 luci (m. 6)

km 9+987.00

 

Casa cantoniera (5)

km 11+338.00

 

Viadotto a 5 luci (m. 8)

km 12+623.00

 

Fermata di Rio Piatto

km 12+871.00

204

Viadotto a 4 luci (m. 8)

km 14+203.00

 

Viadotto a 7 luci (m. 8)

km 14+433.00

 

Casa cantoniera (6)

km 15+765.00

 

Stazione di S. Antonio

km 17+759.00

221

Casa cantoniera doppia (1)

km 17+821.00

 

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 19+745.00

 

Casa cantoniera (7)

km 20+367.00

 

Galleria artificiale (m. 124)

km 20+453.00

 

Viadotto a 4 luci (m. 8)

km 22+224.00

 

Casa cantoniera (8)

km 22+832.00

 

Casa cantoniera (9)

km 24+795.00

 

Fermata di Oddastru

km 25+975.00

112

Casa cantoniera (10)

km 26+656.00

 

Viadotto a 4 luci (m. 8)

km 26+888.00

 

Casa cantoniera (11)

km 28+413.00

 

Fermata di Caldosa

km 29+553.00

66

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 29+815.00

 

Viadotto a 5 luci (m. 8)

km 32+353.00

 

Casa cantoniera (12)

km 32+450.00

 

Stazione di Arzachena

km 34+257.00

47

Casa cantoniera (13)

km 34+397.00

 

Casa cantoniera (14)

km 36+450.00

 

Casa cantoniera (15)

km 38+102.00

 

Viadotto a 3 luci (m. 8)

km 38+694.00

 

Casa cantoniera (16)

km 40+036.00

 

Fermata di Surrau

km 41+528.00

44

Viadotto a 4 luci (m. 8)

km 43+870.00

 

Casa cantoniera (17)

km 44+000.00

 

Casa cantoniera doppia (2)

km 46+632.00

 

Stazione di Palau

km 46+783.00

17

Asta di manovra (m. 144.75)

km 47+490.85

 

Stazione di Palau Marina

km 47+926.00

2

Asse estremo Stazione di Palau Marina

km 47+991.37

 


 

Immagine d’epoca della stazione SFS di Tempio Pausania, ripresa dal piazzale esterno; da sinistra a destra si notano il fabbricato viaggiatori, le ritirate e la rimessa (in secondo piano) (per gentile concessione della Direzione FdS di Sassari)

LO STATO ATTUALE DELLA LINEA

La linea, come già detto, è attiva tutto l’anno per i collegamenti ordinari limitatamente fino alla stazione di Nulvi, mentre nel periodo estivo, in alcuni giorni della settimana tra giugno e settembre, i convogli del Trenino Verde percorrono le linee turistiche Sassari - Tempio Pausania e Tempio Pausania - Palau Marina. Inoltre, è possibile viaggiare sulla linea in un treno speciale a noleggio in qualsiasi periodo dell'anno, previa richiesta di prenotazione presentata presso gli uffici della Direzione dell’esercizio di Sassari delle FdS in Viale Sicilia.
Per la composizione dei convogli turistici sono utilizzati sia i mezzi ordinari di trazione impiegati per i collegamenti con Nulvi, Sorso e Alghero (tra cui le automotrici ADm Fiat/Stanga, le ADe Breda/ABB ed i locomotori diesel LDe Isotta Fraschini/TIBB), sia il materiale rotabile d'epoca sottoposto a restauro (locomotiva e carrozze Breda, carrozza Bauchiero), anche se con le limitazioni imposte dalla legislazione regionale che escludono l’impiego delle locomotive a vapore durante il periodo estivo al fine di prevenire il possibile serio pericolo di incendi.

Foto d’epoca della stazione di Luras, con la locomotiva Orenstein & Koppel in testa al convoglio inaugurale del tratto Luras - Palau Marina aperto al traffico il giorno 18 gennaio 1932. È evidente la trasformazione dello stile architettonico del fabbricato viaggiatori, conformemente alle linee anni ’30 del periodo fascista (Collezione Prof. Luigi Cabras - per gentile concessione)

IL FUTURO DELLA LINEA

Al momento, dispiace rilevare come il futuro della linea presenti poco incoraggianti nubi all’orizzonte. Benché ancora aperta al traffico, la ferrovia da diverso tempo esigerebbe consistenti interventi di manutenzione e ammodernamento dei binari, in vista dell’introduzione nei prossimi anni di nuovi e più rapidi mezzi di trazione che dovrebbero andare a sostituire le ancora affidabili ma ormai vecchie ADm. Inoltre, sono numerosi i fabbricati sulla linea che versano in deplorevole stato di abbandono, anche se vi è da segnalare qualche rara encomiabile eccezione di restauro di caselli e case cantoniere. L’autore delle presenti righe nota ancora una volta con gran rammarico come il servizio di trasporto ferroviario sulle linee nazionali e regionali continui in Italia a non ricevere l’attenzione dovuta, anzi sia il primo a subire la riduzione delle risorse, malgrado la rete stradale in Sardegna rimanga tuttora in diversi tratti largamente insufficiente a contenere il traffico automobilistico che diviene in tal modo lento e caotico, oltre che non privo di pericoli per la sicurezza dei viaggiatori. Una dolorosa conferma di ciò è data dal numero di incidenti mortali che malauguratamente si verificano ogni anno sulle strade dell’isola, anche per cause banali.
L’auspicio di chi scrive è quello che, attraverso strumenti come il riconoscimento dell’UNESCO quale patrimonio dell’umanità, la linea Sassari - Palau Marina, assieme alle restanti tratte delle ferrovie secondarie sarde, riceva la tutela che indubbiamente merita per il suo incommensurabile valore sotto il profilo artistico, storico e paesaggistico; essa costituisce infatti una importante risorsa turistica ed un autentico tesoro della Sardegna e dell’Italia assolutamente da non dilapidare stoltamente, come purtroppo si è verificato in un passato, ahimè, non lontano.

I binari con lo scambio ad asta di manovra per l’accesso dei treni dalla stazione di Palau Centro a quella di Palau Marina (Archivio Salvatore Fiori - per gentile concessione)

NOTIZIE DALLA LINEA

  • (21/09/2011) “La Nuova Sardegna” in data odierna riporta la notizia della protesta da parte degli studenti pendolari contro l’On. Giacomo Sanna, per le sue dichiarazioni sul trenino collegante Sassari a Nulvi. Di séguito si riporta l’articolo di Mauro Tedde:
    Studenti pendolari contro Sanna «Il trenino di Nulvi non è inutile»
    L’intervento del sardista ha fatto infuriare i passeggeri
    NULVI. Non è vero che i giovani non leggono i giornali e non si curano di ciò che accade. Gli studenti pendolari di Nulvi, ad esempio, hanno letto con interesse le dichiarazioni di Giacomo Sanna, presidente del PSd'Az, in occasione di un convegno tenutosi nei giorni scorsi a Porto Torres. Parlando di sprechi nel settore dei trasporti in Sardegna invece di puntare il dito sui grandi numeri Sanna ha fatto l'esempio della tratta Sassari-Nulvi che egli stesso aveva soppresso "perché improduttiva vista l'alternativa del trasporto su gomma - ha sostenuto - e che quest'anno è stata riattivata e mediamente trasporta un passeggero al giorno". La dichiarazione ha fatto infuriare gli studenti pendolari che proprio in quella vecchia littorina hanno l'unico mezzo di trasporto verso il capoluogo e le loro scuole. «Quale sarebbe l'alternativa del trasporto su gomma se Nulvi non ha una strada degna di questo nome - si chiedono i pendolari - e se l'autobus di linea, altrettanto sgangherato, deve ancora scalare la collina di Osilo e poi ridiscenderla, con tempi di percorrenza lunghissimi e a causa delle infinite curve della statale 127?». Sarà pure un servizio che lascia a desiderare - sostengono gli studenti - ma è pur sempre un servizio di primaria importanza. Sarebbe come chiudere un pronto soccorso solo perché salva "solo" una vita umana al giorno o una caserma dei carabinieri perché procede ad un solo arresto all'anno. I dati forniti da Giacomo Sanna sono comunque smentiti dagli stessi studenti. «Le quattro corse del trenino da e verso Nulvi, peraltro attive solo nel periodo scolastico (la linea viene chiusa dal 15 giugno al 15 settembre) hanno una media giornaliera di 120/130 viaggiatori (dati Arst)». Quasi tutti pendolari per studio e lavoro. A tutt'oggi sono stati emessi 108 abbonamenti oltre ai biglietti giornalieri. Insomma la tratta Nulvi-Sassari non è così improduttiva, e comunque lo è quanto e forse meno di tante altre linee ferroviarie sarde e nazionali. «Ci vuole proprio un gran coraggio a difendere il nostro vecchio trenino che spesso si ferma e ci fa tornare a casa con ore di ritardo, ma è tutto ciò che abbiamo - spiegano gli studenti - e lo difenderemo a spada tratta. Almeno sino a che Nulvi non avrà una vera strada».
     

  • (18/01/2015) "La Nuova Sardegna" riporta la sconfortante notizia circa la chiusura del collegamento ordinario Sassari - Nulvi e dei treni turistici a calendario Sassari - Tempio Pausania e Tempio Pausania - Palau Marina:
    Nulvi senza ferrovia e trenino verde soltanto a noleggio
    Amarezza in paese per la cancellazione della tratta - La Regione ha tagliato i fondi per i collegamenti turistici
    di Mauro Tedde
    NULVI. La notizia della imminente soppressione della linea ferroviaria Sassari-Nulvi, unico tratto residuo della “gloriosa” Sassari-Tempio-Palau, è stata accolta in paese con tristezza e costernazione ma anche, purtroppo, con la ormai abituale rassegnazione. La vecchia littorina del 1957 continuerà a sferragliare sui vecchi binari sino al 31 gennaio, poi il silenzio tornerà a regnare lungo tutto il tracciato e un centinaio di studenti e lavoratori pendolari dovranno viaggiare con i mezzi gommati lungo le anacronistiche strade che collegano il paese al capoluogo sassarese. Viene così resecato con un taglio netto l’ultimo cordone ombelicale grazie al quale Nulvi poteva ancora sperare di rientrare nella cosiddetta “area vasta” di Sassari di cui tanto si parla e che ora, almeno per questo territorio, resta solo una chimera. Ma non è solo il trasposto pubblico locale che il trenino garantiva da oltre 80 anni a subire le conseguenze di questo ennesimo taglio arrivato dall’alto e che stride con la politica attuata dalla Regione in tema trasporti, che vorrebbe privilegiare le linee su ferro rispetto al gommato. Anche la tratta turistica che con estrema difficoltà stava cercando un suo spazio e una identità rischia di subire seri contraccolpi. La finanziaria regionale ha infatti inflitto un taglio di 3 milioni di euro al “Trenino verde della Sardegna” che ora dovrà tirare a campare con soli 4 milioni. Questo comporterà il ridimensionamento dei finanziamenti soprattutto per le tratte del Nord Sardegna sulle quali invece da qualche anno erano stati avviati e si stavano concretizzando dei progetti ambiziosi e innovativi che avrebbero potuto salvare la linea ferroviaria. Non potranno in pratica essere garantite le corse a calendario della tratta turistica che avevano consentito di lavorare con le agenzie di viaggio della Costa Smeralda e soprattutto con le navi crociera. Sulla spettacolare tratta Palau-Tempio infatti venivano proposti attraverso i Tvp (trenino verde point) dei pacchetti con il trenino verde e il battello sul lago del Liscia, molto richiesti e apprezzati dai turisti. I treni a calendario risultavano molto vantaggiosi per le agenzie turistiche che si organizzavano in base alle percorrenze. In questa situazione invece potranno viaggiare solo i treni a noleggio che hanno costi molto superiori e non sono ovviamente competitivi e così ad essere penalizzate saranno le tratte del Nord Sardegna e senza i treni a calendario il sistema sinora creato rischia di decadere. Inoltre la scomparsa delle attuali quattro corse sulla Sassari-Nulvi determinerebbe un ulteriore invecchiamento della linea già penalizzata dal materiale rotabile vetusto e dagli impianti mal funzionanti e la linea verrebbe definitivamente abbandonata a se stessa non consentendo quindi il passaggio dei treni verso la Gallura. Sarà insomma l’inizio della fine della tratta ferroviaria che in questo modo avrà enormi difficoltà anche a funzionare come linea turistica. Rischio questo che era emerso anche nel corso del convegno organizzato a Nulvi dalla locale Pro loco e dall’associazione “Su Sidhadu” che nel mese di ottobre dello scorso anno avevano riunito attorno ad un tavolo politici, amministratori locali, tecnici e utenti ma anche diversi artisti che hanno celebrato l’affascinante storia del trenino per provare a scongiurare la sua fine immeritata. Ma anche questo sembra non sia servito a granché anzi, ha preso tutte le sembianze di un tristissimo de profundis.

 

Un’automotrice ADm delle SFS sul binario per Palau Marina presso lo scambio ad asta di manovra; l’altro binario è quello che conduce alla stazione di Palau Centro. Sullo sfondo si intravede un traghetto del servizio di collegamento con La Maddalena (per gentile concessione della Direzione FdS di Sassari)

DATI TECNICI

Situazione della linea in servizio fino a Nulvi; come tratta turistica per il rimanente percorso Stazioni e fermate
  • Km 0,0 Sassari 176 m s.l.m.
  • Km 6,4 F.ta Filigheddu 272 m s.l.m.
  • Km 10,8 F.ta Achettas 329 m s.l.m.
  • Km 17,8 Osilo 438 m s.l.m.
  • Km 26,4 F.ta Fenosu 535 m s.l.m.
  • Km 34,7 Nulvi 463 m s.l.m.
  • Km 45,1 Martis 255 m s.l.m.
  • Km 54,2 Laerru 120 m s.l.m.
  • Km 59,0 Perfugas 53 m s.l.m.
  • Km 63,5 Coghinas 42 m s.l.m.
  • Km 67,6 F.ta Scala Ruia 66 m s.l.m.
  • Km 80,8 Bortigiadas 334 m s.l.m.
  • Km 87,3 Aggius 478 m s.l.m.
  • Km 91,2 Tempio Pausania 548 m s.l.m.
  • Km 100,2 F.ta Nuchis 439 m s.l.m.
  • Km 102,2 Luras 458 m s.l.m.
  • Km 103,2 Calangianus 443 m s.l.m.
  • Km 111,1 F.ta San Leonardo 258 m s.l.m.
  • Km 115,1 F.ta Rio Piatto 204 m s.l.m.
  • Km 120,0 Sant'Antonio di Gallura 221 m s.l.m.
  • Km 128,2 F.ta Oddastru 112 m s.l.m.
  • Km 131,8 F.ta Caldosa 66 m s.l.m.
  • Km 136,5 Arzachena 47 m s.l.m.
  • Km 143,7 F.ta Surrau 44 m s.l.m.
  • Km 149,0 Palau 17 m s.l.m.
  • Km 150,2 Palau Marina 2 m s.l.m
Lunghezza 150,2 km
Numero binari 1
Trazione diesel
Scartamento ridotto (950 mm)
Armamento binari da 27 kg/m
Esercizio dirigenza unica
Altitudine massima 548 metri s.l.m. (Tempio Pausania)
Altitudine minima 2 metri s.l.m. (Palau Marina)
Pendenza massima 25 per mille
Fermate intermedie 24
Province attraversate Sassari - Olbia/Tempio
Interconnesioni a Sassari: linee FdS per Sorso e Alghero (in servizio)

La locomotiva SFS “Martis”, realizzata dalla Società per costruzioni elettromeccaniche Cemsa di Saronno (VA) ed utilizzata a partire dagli anni ’30 nei collegamenti tra Sassari e Palau Marina (per gentile concessione della Direzione FdS di Sassari)

Sezione della locomotiva Orenstein & Koppel, utilizzata a partire dal 1930 sulle linee FSS-SFS (Archivio Salvatore Fiori - per gentile concessione)

IMMAGINI DELLA FERROVIA

Di seguito vengono riportate le schede di ciascun sito rilevante della ferrovia con notizie e documentazioni, nonché immagini d'epoca e attuali.

La stazione di Sassari
La fermata di Filigheddu
La fermata di Achettas
La stazione di Osilo
La fermata di Fenosu
Il ponte al km. 32
La stazione di Nulvi
La stazione di Martis
La stazione di Laerru
La stazione di Perfugas
La stazione del Coghinas
La fermata di Scala Ruia
La galleria elicoidale di Bortigiadas
La stazione di Bortigiadas
La stazione di Aggius
La stazione di Tempio Pausania
La fermata di Nuchis
La stazione di Luras
La stazione di Calangianus
La fermata di San Leonardo
La fermata di Rio Piatto
Il Ponte sul Lago del Liscia
La stazione di Sant'Antonio
La fermata di Oddastru
La fermata di Caldosa
La stazione di Arzachena
La fermata di Surrau
La stazione di Palau
La stazione di Palau Marina
Edifici SFS dalla Collezione Prof. Cabras

Le due locomotive ex SFS attualmente in sosta presso l’area della Direzione FdS di Sassari; al centro è un vecchio carro merci chiuso

RINGRAZIAMENTI E FONTI

Per la stesura della presente ricerca, l’autore ringrazia vivamente:

  • Sig. Antonello Caiula, macchinista sui treni delle linee ferroviarie del compartimento di Sassari delle FdS

  • Sig. Luigi Nufris, capotreno sulle linee ferroviarie del compartimento di Sassari delle FdS

  • Sig. Nicola Pepe, Direttore Marketing del Trenino Verde sulle linee turistiche del compartimento di Sassari delle FdS

  • Sig. Giuseppe Porcu, dirigente in pensione del compartimento di Sassari delle FdS

  • Sig. Salvatore Sechi, per le interessanti foto d'epoca fornite

  • Prof. Luigi Cabras, per le interessanti foto d'epoca fornite

  • Sig. P.Milia, per le interessanti foto d'epoca fornite

  • l'amico Pier Angelo Marchese.

Un ringraziamento particolare va inoltre al Sig. Salvatore Fiori, modellista, ricercatore e studioso delle ferrovie secondarie sarde, per la sua preziosa ed inestimabile opera di consulenza e per la concessione del materiale sulla linea (tra cui foto e planimetrie), di grande valore storico e documentario.

Nota: abbiamo controllato scrupolosamente il testo e le foto, ma se dovessero risultare inesattezze o fonti errate, preghiamo i nostri lettori di comunicarcelo a info@lestradeferrate.it

STESURA E AGGIORNAMENTI

Articolo pubblicato il 14 ottobre 2012.

Aggiornato il 15 marzo 2015 con nuove foto e notizie

Aggiornato il 15 maggio 2016 con nuove foto della stazione di Palau Marina

 

Per informazioni e contatti: info@lestradeferrate.it