Le linee ferroviarie |
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LA FERROVIA ROMA - ALBANO LAZIALE - CAMPOLEONE - ANZIO - NETTUNO |
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Nato come collegamento fra il litorale di Anzio e Nettuno con Roma attraverso Albano Laziale, questa lunga ferrovia subì variazioni importanti quando venne costruita la direttissima Roma - Napoli. In tal modo Nettuno venne collegata a Roma attraverso la nuova stazione di Campoleone, rendendo superflua la tratta fra Campoleone e Albano Laziale, soppressa dopo pochi anni. Oggi di quella lunga e gloriosa ferrovia restano due tratte separate molto frequentate soprattutto da pendolari. In particolare la tratta Roma - Nettuno è fra le linee più frequentate e spesso sovraffollate tanto che si parla spesso di progetti di raddoppio di binari per consentire una maggiore frequenza dei convogli. Nulla resta più del folto traffico merci che tra Aprilia ed Anzio poteva contare su numerosi raccordi. |
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Indice |
Mappa della ferrovia |
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La linea Roma – Albano Laziale fu l’ultima dei Castelli Romani ad
essere realizzata. Nel 1856 infatti era stato realizzato il collegamento con
Frascati, mentre nel 1863 era stata realizzata la tratta per Velletri. Per
ovviare a tale mancanza nel 1880 venne costruita una tramvia a vapore che da
Roma Portonaccio, attraverso Ciampino, conduceva a Marino. Purtroppo le
asperità presenti lungo il percorso ed in particolare il forte dislivello
esistente per giungere a Marino, mostrarono tutti i limiti di un tale
collegamento. Intanto nel 1881 venne firmato un decreto reale per la costruzione
di una ferrovia che unisse Nettuno a Cecchina ed Albano Laziale. I lavori
iniziarono sollecitamente tanto che il 23 marzo del 1884 la linea venne
inaugurata. La nuova linea a Cecchina incrociava la linea Roma – Velletri: in
tal modo da Roma era possibile giungere sia a Nettuno e sia ad Albano con un
trasbordo a Cecchina, anche se i tempi di percorrenza risultavano piuttosto
lunghi. Per ovviare alla scomodità di un tale collegamento, si progettò una
ferrovia che raggiungesse direttamente Albano Laziale: per superare le diverse
asperità del percorso, fu necessario scavare quattro gallerie e realizzare un viadotto
a sei arcate nei pressi di Marino. Il 23 ottobre 1889 la linea venne inaugurata,
sostituendo la vecchia tramvia a vapore: le fermate erano a Ciampino superiore,
Marino e Castel Gandolfo. La gestione della linea venne affidata dalla
proprietaria Ferrovie Secondarie Romane (FSR) alla Società Veneta, ma subito
dopo iniziarono una serie di trasferimenti di gestione che durarono per molti
anni: l’1 novembre 1891 la gestione passò alla Rete Mediterranea, nel 1905 alle
Ferrovie dello Stato, l’1 aprile 1908 nuovamente alle FSR e, infine, l’1
gennaio 1918 passò definitivamente alle Ferrovie dello Stato. La ferrovia ebbe una buona importanza nel collegamento Roma –
Albano Laziale sia per il traffico viaggiatori che per quello merci. La
trazione era ovviamente a vapore. Il 16 luglio 1920 venne inaugurato il primo tratto fino a
Campoleone della direttissima fra Roma e Napoli: l'area della stazione di
Campoleone venne così ad intersecarsi con l'esistente linea fra Roma, Albano e
Nettuno, fatto che determinò l'instradamento nettamente più veloce dei treni
per Anzio e Nettuno attraverso la nuova linea. Da questo momento, quindi, la
ferrovia Roma – Nettuno ebbe una storia separata dalla Roma – Albano Laziale. La storia della Roma – Albano e del tronco Albano - Campoleone dal
1920 in poi Persa ormai ogni importanza, la tratta da Albano a Campoleone venne
relegata a semplice collegamento locale, non generando alcun traffico significativo
considerando che l'unica stazione su questa tratta, Cecchina, era collegata a
Roma direttamente attraverso la ferrovia Roma - Velletri. Fu così il 31 ottobre
1927 venne soppresso il tratto Albano – Cecchina, mentre il 1° marzo 1935 venne
sospesa la tratta Cecchina - Campoleone (alcune fonti riportano il 30 aprile
come data di sospensione), chiusa definitivamente al traffico il 25 settembre
1938. Nel 1927 venne attivata la nuova fermata di Villini, in un’area
destinata ad ospitare insediamenti per vacanza nell’area del lago di Albano. Gli
anni trenta portarono un miglioramento nei collegamenti fra Roma e Albano
grazie all’introduzione delle automotrici: la frequenza delle corse aumentò
grazie alla diminuzione dei tempi di percorrenza. Il 1° agosto 1939 venne
attivata la fermata di Sassone sul luogo di una casa cantoniera. La seconda guerra mondiale non portò danni particolari alla linea
che continuò il suo servizio senza interruzioni significative. Il 22 dicembre
1947 la tratta Ciampino – Albano venne elettrificata consentendo anche su
questa linea l’utilizzo della trazione elettrica. Nella prima metà degli anni
cinquanta venne attivata la fermata di Acqua Acetosa, in una zona destinata ad
un buon incremento edilizio. Negli anni settanta il servizio merci sulla linea divenne sempre
più raro fino a scomparire. Nel 1984 venne realizzata la fermata di Villetta, nei pressi di
un’area in espansione edilizia, mentre nel 1986 venne soppressa la fermata di
Villini, la cui frequentazione era ormai minima. Il 19 settembre 1989 venne attivata la fermata di Pantanella. La
storia della Campoleone – Nettuno dal 1920 in poi Con
l’inoltro dei convogli sulla nuova direttissima fra Roma e Campoleone, il
litorale di Anzio e Nettuno venne raggiunto più facilmente sia dal traffico
viaggiatori che da quello merci. Ma la presenza della ferrovia a raso lungo il
litorale iniziò a cozzare contro la forte espansione edilizia che andava
caratterizzando i centri di Anzio e Nettuno: fu per questo che il 21 giugno
1925 iniziarono i lavori per creare una variante della linea che correva più a
monte evitando passaggi a livelli. Furono anche costruite le nuove stazioni di
Anzio e Nettuno: quest’ultima venne costruita di tipo “passante” anziché di
“testa” in quanto il progetto, mai realizzato era quello di prolungare la linea
verso Littoria (Latina) e Terracina. L’inaugurazione della nuova variante
avvenne il 18 giugno 1934. Negli stessi anni vennero attivate nuove fermate
lungo la linea: Campo di Carne, Padiglione e Anzio Colonia. Il
21 agosto 1935 l’intera linea venne elettrificata consentendo così collegamenti
più veloci e comodi grazie alla trazione elettrica. Il
17 novembre 1939 i due comuni di Anzio e Nettuno vennero riuniti sotto un’unica
amministrazione denominata “Nettunia”: la stazione di Nettuno cambiò pertanto
denominazione in Nettunia, Anzio venne chiamata Nettunia Porto e Anzio Colonia
venne denominata Nettunia Colonia. Dopo alcuni anni le denominazioni ritornarono ad essere quelle originarie. Il
18 luglio 1940 su questa linea vennero realizzati i primi collegamenti in
Italia con treni navetta aventi una composizione bloccata (E.626 con dieci
carrozze). Ma
la seconda guerra mondiale era alle porte e provocò notevoli danni alla linea
che venne sospesa il 10 settembre 1943 quando già il servizio era ormai ridotto
al lumicino. Riparati rapidamente i danni bellici, la linea riprese a
funzionare nel settembre del 1944 anche se, causa interruzione ancora esistente
nei pressi di Pomezia, i treni vengono deviati via Cecchina, riaprendo
provvisoriamente la tratta Cecchina – Campoleone. La situazione tornò alla
normalità con l’avvenuta riattivazione della Direttissima il 1° luglio 1946. Nel
1949 venne attivata la nuova fermata di Villa Claudia, seguita nel luglio 1950
da Lido di Lavinio. La graduale
diminuzione dell’importanza del porto di Anzio comportò, agli inizi degli anni
settanta, una contrazione del traffico merci gestito dalla stazione di Anzio:
il 3 novembre 1975 fu l’ultimo giorno di funzionamento del raccordo portuale
che venne poi abbandonato e smantellato.
Il 17 ottobre
1999 venne attivata la nuova fermata di Marechiaro, inizialmente a binario
singolo, mentre a fine novembre dello stesso anno venne attivato anche il
secondo binario così da renderla atta agli incroci. Attualmente la Roma - Nettuno conta su una ventina di corse feriali, mentre nei giorni festivi il servizio è dimezzato. |
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L'orario della linea nel 1938, già divisa in due tronconi dopo la soppressione della tratta Albano - Campoleone |
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L'orario della linea nel 1959 |
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Minuetto ME 61 per Roma in sosta sul secondo binario della stazione di Albano Laziale nel 2008 |
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Di seguito vengono riportate le schede di ciascun sito rilevante della ferrovia con notizie e documentazioni, nonché immagini d'epoca e attuali.
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Regionale da Roma per Nettuno in sosta sul primo binario della stazione di Marechiaro |
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Per la stesura del presente articolo, si ringrazia:
Nota: abbiamo controllato scrupolosamente il testo e le foto, ma se dovessero risultare inesattezze o fonti errate, preghiamo i nostri lettori di comunicarcelo a info@lestradeferrate.it |
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