LA FERROVIA DEL VALLO DI DIANO FRA SICIGNANO E LAGONEGRO

La fermata di PERTOSA

La stazione di Pertosa è raggiungibile solo attraverso alcuni sentieri, mentre è inaccessibile per le auto. Costruita nel 1885, deve la sua posizione, sembra, quasi unicamente al fatto che serviva come punto strategico per l'esercito sabaudo, nel caso di rivolte dei briganti.

Inizialmente non era una stazione, ma solo un casello ubicato al km. 22+140 che fungeva da posto di movimento per l'incrocio dei convogli che quindi non effettuavano servizio viaggiatori. Esistevano quindi due binari in luogo dell'unico attuale. La stazione vera e propria venne creata nel 1936 a servizio dei contadini della zona; venne anche creato uno scalo merci con un tronchino destinato a piccole merci che venivano trasportate a mano o con l'ausilio di animali. Nel 1954 la stazione venne declassata a fermata seppure presenziata. Dal 1976 la fermata rimase impresenziata. Tuttavia i treni che fermavano in essa continuarono ad essere numerosi proprio per l'impossibilità che i contadini della zona avevano di utilizzare altri mezzi di trasporto. Anche questa stazione, come quella di Auletta, mancava dell’acqua potabile, per cui anche qui essa veniva portata utilizzando cisterne ferroviarie. Inutile dire che più di una volta sono giunti col treno turisti in cerca delle famose grotte pensando che la fermata si trovasse in un luogo ben più accessibile ed ospitale...

Dopo la chiusura della ferrovia nel 1987, la stazione rimase in balia della vegetazione infestante. Gli autobus sostitutivi, in servizio fino a dicembre 2007, effettuavano la loro fermata nel piazzale delle grotte e, per alcuni anni, anche al centro del paese e quindi ben lontani da qui.

Ecco la descrizione che ne fa uno dei pochi "esploratori ferroviari" che è arrivato più volte a questa stazione attraverso i sentieri dopo la chiusura della ferrovia, l'amico Enzo De Domenico:

"C'è uno scalo perduto nel bosco, tra una coltre di frassini ed un costone di roccia. Quando il tramonto comincia a farsi sentire, infuocato, il paese appare come un Van Gogh, nascosto solo in parte dagli arbusti di rosmarino. Per i ferroamatori amanti del trekking e dei paesaggi naturali misti ad un'opera tecnologica (la ferrovia), quasi un intrecciato Jin-Jang, vale la pena di andarci almeno una vita come i musulmani a La Mecca. La stazione di Pertosa rappresenta tutto questo, un ossimoro, una stazione ferroviaria che non puoi raggiungere in nessuno dei modi soliti, ma inerpicandoti tra boschi e sentieri.

Dalla statale 19, a 3 km dal paese, si entra nella zona delle famose ed omonime grotte (sede di un festival antagonista ogni agosto e set degli interni de "Il Fantasma dell'Opera" di Dario Argento), incantevoli con la presenza di un laghetto. All'ingresso delle grotte si trova un bivio che porta ad un sentiero C.A.I.: quello è il sentiero verso la stazione. Esso inizia prima con un sentiero che s'inerpica nella boscaglia, per poi uscire su una mulattiera. Arrivati al ponte della cascata, presso l'ex centrale idroelettrica, si intravede la massicciata che poco dopo s'incrocia con la strada. Da qui inizia il percorso delle rotaie verso lo scalo, incrociando prima la centrale idroelettrica, le sue cascate d'acqua ed il sottobosco; poi, passati sotto un ponte in cemento, seminascosto dalla vegetazione, si arriva al fabbricato viaggiatori pertusiano.

Lo stato di abbandono, salvo qualche lavoro di riallaccio elettrico, permane al 1987. La vegetazione, per chi conosce questo posto dal 1997, va di anno in anno prendendo il sopravvento, crescendo come la barba di chi aspetta le vane promesse di riattivazione che fanno capolino ogni 2 anni. Dalla stazione, proseguendo per una strettoia ricavata nella roccia, per circa 200 metri, si può raggiungere il ponte panoramico da cui si vede un bellissimo paesaggio e si scorge il paese... Dall'altro verso, a sorpresa, spunta l'autostrada A3. Grande colpo d'occhio, oltre alla boscaglia ed ai costoni di roccia, lo danno le cascate del torrente Acquaviva, che s'immette a valle nel fiume Tanagro, passando per la nuova centrale idroelettrica.

A lato del fabbricato viaggiatori si può notare un pozzo che, pare, in qualche modo, comunichi direttamente con le grotte. Dall'altro lato si può notare un ponte su un piccolo vallone e l'ingresso al bosco che porta alla ex centrale idroelettrica. Costa una certa fatica ed uno spirito da trekker montanaro, ma Pertosa, nella sua unicità, è una stazione da visitare.".  

Situazione del sito fermata soppressa dalla chiusura della linea e non interessata dagli autoservizi sostitutivi

Ubicazione (freccia verde)

Indirizzo indirizzo non identificato - Pertosa (SA)

 
Visualizzazione ingrandita della mappa

Zone servite Pertosa (a 7 km di cui 1 km a piedi), Grotte di Pertosa (a 1 km a piedi)
Altitudine 379 metri s.l.m.
Distanza da Sicignano 22+140 km
Distanza da Lagonegro 56+107 km
Numero binari esistenti 1 passante e 1 tronchino (ex scalo merci) scollegato
Accessibilità solo a piedi - stazione non segnalata
Servizi in stazione nessuno
Parcheggio auto nessuno, inaccessibile alle auto
Altri mezzi pubblici in loco nessuno - autobus dalle grotte di Pertosa (a 1 km a piedi)

Le immagini

Il fabbricato della stazione di Pertosa nel 2004

Lo stesso fabbricato sempre nel 2004

Il fabbricato nel 1998

Il fabbricato nel 1998, ripulito dalla vegetazione da parte di alcuni volontari: si notano ancora le imposte di legno verde originali

Il viadotto in direzione Sicignano

Il sentiero di accesso alla stazione nel 2004

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