LA FERROVIA ALIFANA
NAPOLI - S.MARIA CAPUA V. - PIEDIMONTE MATESE

I ROTABILI

IL MATERIALE ROTABILE SULL'ALIFANA BASSA

Sono stati pochi i rotabili utilizzati sulla linea Alifana bassa e mai rinnovati tanto che alla chiusura degli impianti erano presenti ancora una parte dei rotabili originari. Essendo elettrificata, la linea possedeva solo locomotive elettriche ed automotrici mentre il vapore restò utilizzato prevalentemente sulla linea alta. Sappiamo comunque dell'utilizzo temporaneo della trazione a vapore per alcune corse merci e passeggeri tra gli anni '20 e gli anni '40.

Inizialmente sulla linea erano presenti:

  • 5 elettromotrici a carrelli di costruzione Breda-AEG-TIBB montanti ciascuna quattro motori da 51 kW (velocità massima: 60 km/h) e capienza di 48 posti a sedere;

  • 2 locomotive elettriche a carrelli costruite da AEG e Thomson-Houston montanti ciascuna quattro motori da 48 kW (velocità massima: 45 km/h)

  • diversi vagoni passeggeri (numerati dal 101 in poi) di costruzione Breda a 4 assi

  • alcuni carri merci

Entro pochi anni le elettromotrici divennero 9. Nel dopoguerra si aggiunse un automotore di costruzione GM avente un motore da 66 kW (velocità massima 40 km/h). Quasi tutti questi mezzi continuò ad esistere fino alla chiusura della linea, avvenuta nel 1976: a quella data erano ancora presenti 8 elettromotrici (immatricolate 1-3 e 5-9), due locomotive (E-51 e E-52) ed un automotore (M-1).

Va segnalato che nel 1926 vennero introdotte a titolo sperimentale due automotrici a motore endotermico, tra le prime del genere in servizio. La prima automotrice venne realizzata dalla Romeo di Milano (poi divenuta Cemsa) su licenza della tedesca DWK (Deutsche Werkw Kiel A.G.): essa aveva potenza di 110 KW e 70 posti a sedere. La seconda automotrice venne invece costruita dalla OM di Milano su licenza della tedesca AEG: aveva potenza di 117 KW e 68 posti a sedere. Automotrici del genere erano state presentate qualche anno prima come mezzi che avrebbero conseguito un forte risparmio energetico grazie all'alimentazione a benzolo o nafta leggera. In realtà l'esito della sperimentazione fu deludente a causa di frequenti guasti, tanto che nel 1928 le due automotrici vennero cedute alla SAFS (Società Anonima Ferrovie Secondarie della Sicilia) che le utilizzarono fino agli anni '40 sulla linea Siracusa - Ragusa e Vizzini, per poi finire demotorizzate e trasformate in carrozze.

Da segnalare altresì che due locotender della Breda immatricolate come V11 e V12 ed in servizio in precedenza sull'Alifana alta, negli anni cinquanta vennero utilizzate come spinta per i convogli elettrici sulla tratta Napoli - Giugliano che presentava alcune pendenze.

IL MATERIALE ROTABILE SULL'ALIFANA ALTA

La storia dell'Alifana alta, come raccontato, può essere suddivisa in due fasi distinte: quella anteguerra, con trazione a vapore e scartamento ridotto, e quella post-guerra, con trazione diesel e scartamento ordinario. Ovviamente anche i rotabili ed i mezzi in uso sulla ferrovia hanno subito un radicale cambiamento nel passaggio fra le due fasi.

All'epoca dell'inaugurazione della linea nel 1913, venivano utilizzate sei locomotive a vapore di diversa tipologia. La più vecchia era la "Catania", una due assi inglese della R. & W. Hawthorn, mai immatricolata ed acquistata da una ferrovia siciliana a servizio di una miniera di zolfo. Per circolare sull'Alifana il suo scartamento venne portato da 850 a 950 mm. Restò in esercizio fino al 1939 quando venne ceduta ad una ditta romana che la adibì a manovre nel porto di Assab in Etiopia. Accanto a questa furono in servizio 3 locomotive a tre assi accoppiati di costruzione belga La Meuse; vennero immatricolate come V1, V2 e V3. La V2 venne venduta nel 1926 alla ferrovia Circumetnea, mentre le altre due vennero demolite negli anni sessanta. Infine erano presenti due locotender della Breda immatricolate come V11 e V12, anch'esse demolite negli anni sessanta. Negli anni cinquanta questi due mezzi vennero utilizzate come spinta per i convogli elettrici sulla tratta Napoli - Giugliano che presentava alcune pendenze.

A questa dotazione iniziale vennero aggiunti alcune carrozze passeggeri e diversi carri merci.

Nel 1939 venne acquistata dalle FS, una R.305.4 di costruzione Henschel,  utilizzata in precedenza sulla vecchia linea siciliana a scartamento ridotto Palermo - San Carlo: venne immatricolata come V21 e demolita nel 1962. Nel 1944 venne acquistata dalle FS la R.301.1 di costruzione CEMSA immatricolata come V31:  la sospensione del servizio per i danni di guerra portarono alla resa di questo rotabile solo tre anni dopo alle stesse FS che la destinarono alle Ferrovie Eritree.

Con l'inaugurazione della nuova linea nel 1963, venne completamente rinnovato il parco rotabili. Vennero acquistate 5 automotrici nuove della OM che vennero immatricolate con le sigle ALn 880.I.001-005: si trattava di mezzi simili alle ALn773 delle FS ma con una capienza di 80 posti a sedere, velocità massima 98 km/h e potenza 310 KW (2 motori da 155 kW ciascuno). A queste automotrici vennero affiancate 4 rimorchiate, immatricolate con la sigla Ln 774.R.101-104, simili alle Ln 664 delle FS, ma anche in questo caso con una capienza maggiore di posti a sedere (74). Le ALn880 sono attualmente ancora in servizio limitato sulla linea (tranne la I.003, accantonata nel 1988 per un grave incidente, e la I.002, vittima di un incendio nel maggio del 2004 ed al momento accantonata). Le 4 rimorchiate sono state invece accantonate negli ultimi anni perché il traino da parte delle ALn880 presentava diversi problemi. Per il servizio merci vennero utilizzate due locomotive simili alle 234 delle FS, immatricolate I-51 (accantonata negli anni ottanta) e I-52 (ancora in carico sebbene inutilizzata), aventi ciascuno potenza di 300 kW e velocità massima di 66 km/h. Nel corso degli anni vennero talvolta noleggiate automotrici dalle FS per far fronte a nuove esigenze o a manutenzione dei mezzi.

Solo nel 1978, però, con la nuova concessione alla TPN, vennero acquistate ulteriori 3 automotrici usate dalla Germania (WLE) che vennero immatricolate I.006-008. Si rilevarono però inadeguate per la ferrovia in questione, tanto da essere dismesse velocemente. Furono così ordinate nuove automotrici alla Fiat e nel frattempo, per far fronte al servizio regolare, vennero noleggiate dalle FS alcune ALn556 a fine carriera. Le nuove automotrici giunsero a fine 1981: si trattò di alcune ALn668, immatricolate inizialmente come I.009-013 e tuttora in esercizio.

Per esigenze di servizio e per il residuo servizio merci, nel febbraio 1990 sono state immesse un motocarrello della "Onofri & Paganelli", immatricolato I-53, e due locomotive diesel della MAK, radiate dalla DB tedesca e revisionate dalla Fervet di Castelfranco Veneto: sono state immatricolate I-54 e 55. La scarsità di servizi merci portarono ad un loro utilizzo molto sporadico tanto che nel corso del 2000 vennero vendute ad altre ditte. In particolare la I-55 venne venduta alla Leon d'Oro Services di Marmirolo, mentre la I-54 al momento è in servizio nel Porto di Napoli con la sigla "DD MFT NA 0353...".

Ulteriori due ALn 663 sono state acquistate dalla Fiat nel 1991, mentre 3 automotrici ALn773 giunsero poco tempo dopo: in quest'ultimo caso si trattava di mezzi già noleggiati più volte dall'Alifana. Infine, sempre di seconda mano dalle FS, sono state acquistate negli ultimi anni ulteriori ALn668.

Negli ultimi tempi la numerazione dei rotabili ha subito una variazione per cui le ALn880 sono rimaste con la numerazione originale (ALn880.001-005), poi sono state rinumerate a seguire le ALn663 e le ALn773, mentre le ALn668 sono state rinumerate a partire dal numero 103 (le serie 1400) e 305 (le serie 3000). Al momento, se le indicazioni forniteci sono giuste, dovrebbero essere ancora in servizio:

  • 4 ALn880 di cui 2 sicuramente efficienti (ALn880.001 e 004)

  • 2 ALn663 (ALn663.010 e 011)

  • 5 ALn773 di cui 4 sicuramente efficienti (ALn773.012, 014, 015 e 017)

  • 9 ALn668 (ALn668.103, 113, 116, 118, 305, 306, 307, 308e 309)

Immagini di rotabili dell'Alifana bassa
Immagini di rotabili anteguerra (1913-1943) sull'Alifana alta
Immagini di rotabili dopoguerra (dal 1963 in poi) sull'Alifana alta

 

 

Per informazioni e contatti: info@lestradeferrate.it