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Un aggiornamento di Marco Rossetti su Praga

E' questo il resoconto di una visita a Praga effettuata durante la Pasqua 2006 a cura di Marco Rossetti.

Sono passato per la stazione principale, attratto sia dalla sua precipua funzione che dalla particolare architettura dell'edificio originale progettato da Josef Fanta all'inizio del XX secolo in stile Art Nouveau (poi ampliato negli anni '70). Purtroppo non mi ha fatto un'ottima impressione: l'ambiente è un po' buio e ha un'aria trasandata. Anche le frequentazioni non sembrano fra le migliori... insomma, avrebbe bisogno di una risistemata. E cosa ti salta fuori? Che la risistemata la sta per fare nientepopodimeno che... Grandi Stazioni!!! Insomma, noi italiani abbiamo sempre le mani in pasta dappertutto... Per informazioni sull'argomento segnalo l'articolo del Prague Post raggiungibile qui: http://www.praguepost.com/P03/2006/Art/0413/news4.php oltre all'articolo apparso sulla rivista "Progetto Repubblica Ceca", rivista della camera di commercio e dell'industria italo ceca,nel numero di dicembre 2005 - gennaio 2006:

Sempre in tema di stazioni, ho visitato anche la stazione di Masarykovo (la più antica della Capitale) dove ho fotografato 2 convogli: una vecchia composizione di 4 elementi della serie 452 (mi ricorda un nostro ALe801-Le108-Le108-ALe940 "incrociato" con le carrozze a piano ribassato)

e un più recente treno a 3 elementi serie 471 con l'unità semipilota 971 in primo piano (questo invece somiglia al Minuetto per quanto riguarda la composizione a 3 pezzi, e al TAF per il doppio piano)

Non l'ho visto... ma da qualche parte c'è: sto parlando del Pendolino serie 680, costruito a Savigliano da Alstom Ferroviaria (ricordo che il sistema di pendolamento è tutto italiano, brevettato da Fiat Ferroviaria cui apparteneva lo storica sede piemontese. Società e brevetto sono stati venduti alla ditta francese qualche anno fa). E' composto da 7 casse (mentre i "cugini" italiani ETR460/480 sono composti da 9 casse) e può raggiungere una velocità di 230 km/h (contro i 250 di quelli italiani). La storia di questo treno non è stata delle più felici, come si può leggere nel sito http://bueker.net/trainspotting/voltage_cd680.php oppure nel sito http://rail.czechian.net/CZ_SK_FR/CZ_PIX/PICT680/pict680.html oppure nell'articolo originale http://www.praguepost.com/P03/2004/Art/1111/busi1.php ma sembra che alla fine ce l'abbiano fatta (sempre dallo stesso numero della rivista "Progetto Repubblica Ceca"):

Passando a parlare di tram, al servizio della città da più di un secolo... è impossibile non incontrarli! Sono presenti sempre e dappertutto... Ne ho visti di vario tipo. In ordine storico, i più antichi che si possono trovare sono i 2 veicoli - motrice e rimorchio - della linea "nostalgica" 91 che circola solo nel week-end (http://www.dpp.cz/en/di-lan3.htm), con tanto di personale in uniforme d'epoca e porte aperte, come usava una volta. Se non si ha l'opportunità di essere a Praga per il fine settimana, una coppia di simili veicoli staziona sempre in piazza Venceslao, anche se... non si tratta esattamente di tram, bensì del "Café Tramvaj 11":

Ma il modello che capita di incontrare con più facilità è quello delle serie 6xxx, 7xxx, 83xx e 84xx (e chissà quante altre!), quasi sempre in doppia trazione (ovvero, 2 vetture collegate) con entrambi i pantografi in presa. Eccone un esemplare mentre attraversa la Moldava (Vltava in ceco):

Il modello più recente, tipo serie 87xx, in caso di doppia trazione utilizza solo il pantografo anteriore (probabilmente i motori dell'unità posteriore sono alimentati da quella anteriore mediante un cavo tipo REC). Poi ho visto anche un tram, simile al precedente, a 3 casse collegate mediante intercomunicanti.
Ho trovato un'interessante disposizione di binari (detta in termini tecnici "a binari compenetrati") ai piedi della collina del Castello di Praga, nel Piccolo Quartiere. Tale disposizione, che comporta un senso unico alternato, è risultata inevitabile in quanto mancava lo spazio per il secondo binario, come risulta dalla foto:

A prima vista sembrerebbe trattarsi di scambi (o deviatoi), ma in realtà ci sono 4 rotaie distinte (come il termine tecnico sta ad indicare), senza alcuna parte in movimento:

Nella ripresa dal lato opposto, sulla destra si può vedere il semaforo necessario a regolare il traffico (spento in quanto il servizio è interrotto per manutenzione):



Mi risulta che in Italia ci siano solo 2 tratti simili, a Roma sotto il ponte Casilino (linea per Pantano - Grotte Celoni) e a Milano (ma posso sbagliarmi).
L'azienda di trasporti pubblici di Praga, oltre a tram, autobus e 3 linee di metropolitana, gestisce anche... una seggiovia! Ebbene si, serve per visitare lo zoo da un punto di vista particolare. Qui non sono stato, ma posso indicare il link:
http://www.dpp.cz/en/di-lan2.htm

Più comune è invece la funicolare, sempre gestita dalla stessa azienda, che sale alla collina di Petrin. Costruita nel 1891 con funzionamento a contrappeso d'acqua, fu progettata per raggiungere l'osservatorio costruito in quegli anni come replica della torre Eiffel in scala 1:5 (60 metri anzichè 300, ma la quota della sommità sul livello del mare è uguale per le 2 torri). Successivamente è stata modificata per operare a trazione elettrica.

Contrariamente a quanto si può vedere nella maggior parte delle funicolari, in questa ci sono ben 4 funi (anziché 2, una per vettura). Le 2 funi normalmente ferme al centro del binario servono per la frenatura di emergenza (sistema Pohlig, la cui prima realizzazione avvenne proprio su questo impianto nel 1932). La fune a destra nell'immagine è quella che serve a trainare la vettura 1:

La funicolare dispone di una stazione intermedia (che anticamente era il capolinea superiore) in prossimità di un ristorante panoramico:

 

Per informazioni e contatti: info@lestradeferrate.it