DA BARONISSI IN BIELORUSSIA
Un viaggio di Enzo De Domenico lungo le reti estere

 

POLONIA

LE FOTO

WARSZAWA Centralna: Magnificente, troppo trafficata e misteriosa, cosģ appare Varsavian (pron.polacca: Varsciava) agli occhi della nostra prima (e fugace) visita, e cosģ apparirą anche nel viaggio di ritorno verso Kraków. L'enorme piazzale (dalle foto su internet non sembrava) alla fine di alleja jerozolimska é quello che accoglie la stazione Centrale, con le torrette e l'imponente struttura del "Palac Kultury". Ci coglie la sera e l'immagine non rende proprio al meglio, ma offre un'affascinante acquerello (un po' sfocato) del centro nevralgico della cittą. Altra stazione cittadina notevole ed importante é la WSCHODNIA (stazione est), ma siamo un po' lontanucci e coi tempi ristretti. La stazione é in collegamento con la fermata Centrum del metrņ oltre all'ampia rete tranviaria.
Curiositą: Collegatomi 4 anni fa col sito delle PKP, chiesi per scherzo un treno da questa stazione a Pertosa... E siccome le PKP sono una cosa seria, il computer mi chiese di specificare anche la fermata del bus-fs: centro bar europa o grotte... Stupefacente direi ! (13-4-2005)

WARSZAWA GOLABKI: Per l'occasione, "Era notte a Varsavia" di Pierangelo Bertoli A PALLA, e neanche ci accorgiamo che vi siamo appena entrati. La piccola stazione suburbana di Golabki (pron: Gouabki) si trova all'ingresso della capitale polacca, su una delle linee per LÓDZ, e conta 4 binari. La troviamo per caso (fuori dalla nazionale) per un'ultima "siesta" tecnica prima dell'hotel. In prospettiva si notano i primi marciapiedi (Peron). (13-4-2005)

KRAKÓW Glowny Dworzec: Per la lunghezza della fila alla frontiera bielo-polacca, raggiungere Cracovia (pron.polacca: Krakuf) é una corsa contro il tempo. Alla fine, tardi per l'hotel, riusciamo l'istesso a fare un ampio giro del centro storico con l'auto. Qui fotografato l'esterno del FV e l'ampio piazzale della staz.centrale. Da qui sono partiti i treni speciali Kraków-Roma per l'addio al Pontefice (ampiamente documentati da Daniele), del quale in cittą (ma anche a Varsavia) troviamo molti cartelloni commemorativi. Glowny Dworzec é un indicativo, pił che di "centrale", di "Stazione Principale"; una formula usata come Hlavni Nadrazi in Cekia, Hauptbahnhof in Germania, Austria e Svizzera; Glokuz Kolodvor in Croazia; Hovedbanegård in Danimarca etc...
La cittą si presenta dall'aspetto monumentale, che ci spiega il suo appellativo di "Firenze polacca"... Che qui Firenze sia la Kraków italiana? La "centralna" (pr.: zientalna) presenta un grande FV con stile sobrio e dai classici "colori da FV", ed é servita dal tram. (19-4-2005)

LUTOL SUCHY: Passata la ex-frontiera tedesca, il Vojvodato (regione) del Lubuskie si presenta piuttosto trafficato, ma il panorama viabilitario migliorerą progressivamente lungo la strada. Lungo la statale (le autostrade sono ancora poche) lunghe file di camion (diretti anche in Russia) e poi un passaggio a livello. Il paesino di Lutol Suchy lo abbiamo appena superato e qui il passaggio di un lentissimo e lungo treno merci mi da il tempo di scendere dall'auto ed immortalare il FV, con dietro le grandi foreste che ci accompagnano. L.S. é su una linea secondaria, che da MYEDZYRZECZ (e da GORZÓW, capoluogo regionale) porta a ZBASZYNEK da cui si incrocia la linea Berlin-Poznan-Warszawa, e si puņ a SWIEBODZIN, capoluogo provinciale. (13-4-2005)

KROSNIEWICE: Chi va col ferramatore... Impara a zoppicare ? Lungo tutto il viaggio, alla fine anche i miei "colleghi d'avventura" (Assunta, Roberto e Peppino) e gli amici di Minsk diventano collaboratori. Siamo a Krosniewice, nel Vojvodato del Lodzkie, e vicini alla cittą di KUTNO (pron.: Krosniewģzze). Giunti nei pressi di un PL e adocchiata questa costruzione a "cubetto sovietico", Roberto rallenta improvvisamente e mi fa "vai Vicié, scatta, chesta é a toja !"... E io non me lo faccio ripetere. Sulla strada siamo nella linea principale, ma la ferrovia "russotedesca" corre 2 km a sud. Dal piccolo centro di KRZEWIE si diparte la linea che incontriamo, che porta ad OSTRÓWY e si congiunge sulla importante linea da BYDGOSZCZ, TORUN E WLOCLAWECK (che si ricongiunge alla Berlin-Warszawa a Kutno). Sempre da qui si diparte una piccola linea tronca per WIELKA WIES. La M puntata sul cartello resta un mistero... Forse sta per Mazowieckie (Vojvodato trad.come Masuvia), col cui "aggettivo" si trovano anche svariati paesi fuori regione... Ma né la mappa né i cartelli parlano di Kr.Mazovieckie. Passato il PL noto un parco merci abbastanza ampio e piuttosto trafficato. (13-4-2005)

SPYTKOWICE: Il paese (pron. Spitkovģzze) é a circa 20 km da Oswiecim, meta della nostra visita ai campi di Auschwitz. Siamo nel Vojvodato della Malopolskie (Piccola Polonia) e sulla strada Kraków-Oswiecim ci prende addosso un silenzio grave man mano che ci avviciniamo. Lo stesso silenzio piuttosto agghiacciante é reso dalla ferrovia parallela... É una linea importante, a 2 binari ed elettrificata, una delle 2 che portano all'intricata e popolosa conurbazione industriale facente capo a KATOWICE; ma suppongo sia la principale per i treni che da Kraków (Cracovia) scendono a BIELSKO, al confine ceko e forse da qui passarono i treni speciali KRAKÓW-ROMA per l'addio al Pontefice. Tuttavia non passa nessun treno... Questa stazione é un punto d'incrocio e ben rende quella sensazione di silenzio. Sicuramente 60 anni fa é stata tappa obbligata e punto di smistamento per i deportati provenienti da Ucraina e Bielorussia; tanto che Peppino, alla mia foto, vi allega una ripresa documentario. Il FV si presenta sulla strada, dopo un semi-sterrato di circa 20-30 metri, dove l'unico segno di vita é un piccolo chiosco. All'interno un grande parco binari ma con un'aria di disarmo (forse siamo suggestionati). Dal grande FV (un pņ cadente, un pņ monumentale) si affaccia un signore, anch'egli
silente, che forse si domanda stupito il motivo di tanta notorietą improvvisa per la
sua stazione. Oltre alla tratta Krakow-Oswiecim, qui passa la linea industriale per
TRZEBINIA (vicino CHRZANÓW, la pił piccola cittą che io sappia avere un sistema
tranviario), ed una per WADOWICE. (19-4-2005)

OSWIECIM: La foto é stata fatta sul binario che dalla stazione portava a Birkenau, da dove nel gennaio 2005 é transitata una locomotiva per le celebrazioni del 60° della liberazione del campo. Notevole l'elettrificazione e il parco binari di molti scali polacchi. Lo scalo, sulla KRAKÓW-BIELSKO che porta al confine ceko, ma con deviazioni varie per KATOWICE e CHRZANÓW, conta 5 binari di servizio e si trova al centro, con un austero FV tra i tanti in stile sovietico realista (i "cubetti"). OSWIECIM conta 45.000 abitanti, é una cittadina di bell'aspetto e immersa in un contesto agreste molto piacevole, con le prime montagne reincontrate nel nostro viaggio dopo le ultime bavaresi. La intersecano 2 fiumi, la SOLA (sņua) e la WISLA (vģsua), e quell'aria di silenziosa tranquillitą permane anche negli occhi di un interlocutore al quale si parli di questo centro col suo nome proprio. Una triste fama mondiale le viene, spezzando i ritmi da cittadina qualunque, col nome avuto dal 1939 al 1945, quello tedesco di AUSCHWITZ. E si dice vi sia un po' di ritrosia (personalmente non riscontrata) degli abitanti a volersi tuffare nei ricordi della fabbrica degli orrori pił grande della follia nazista, non certo per simpatie filo hitleriane, ma per l'esatto contrario... É una sorta di pudore per un martirio cosģ vicino. Con i vari sgombri etnici, prima nel 39, poi nel 45 con Stalin, della popolazione che fu residente all'epoca dei fatti penso rimangano ben poche persone. Vale la pena conoscere anche OSWIECIM (pron: osh'vienzim). E credo di supporre bene che, chiedendo indicazioni per arrivarvi, sia meglio chiamarla con questo nome e non Auschwitz; che potrebbe risuonare come una gaffe. (19-4-2005)

OSWIECIM A.MONOWITZ (Auschwitz III-Monowitz): Oswiecim, siamo arrivati. Del terzo campo di Auschwitz, meno famoso perché aveva pił che altro una funzione di smistaggio dei materiali depredati ai prigionieri (oro, vestiti, occhiali e quant'altro). Infatti esso si trova nella zona industriale di Oswiecim ed il nome deriva dalla localitą di Monowice. Del terzo campo rimane poco e non risulta sia zona visitabile, nella misura degli altri 2; tant'é che indicazioni non ve ne sono e la struttura la intuiamo dai muri col filo spinato. Si lo so, la foto é in corsa ed in pratica si vede un bel niente... Ma l'ho voluta lasciare a testimonianza. Posso supporre, visto lo status in cui versa, che si stia provvedendo ad un restauro per future visite, ma ne so davvero poco. Anche qui, da OSWIECIM DWORY (seconda stazione cittadina, sulla linea per Kraków, li vicino), si dipartiva un binario tronco. (19-4-2005)

OSWIECIM AUSCHWITZ I: Ed alla fine siamo arrivati al nostro primo contatto con una realtą il cui nome evince dal semplice contesto geografico: Auschwitz. Il silenzio un po' plumbeo dei 40 km di percorso, anche tra noi 4, é finalmente rotto dalle prime sensazioni espresse a parole e dalle prime riprese. Lo sguardo ravvicinato ed il contatto fisico coi muri di recinzione hanno un effetto molto forte. Personalmente ricordo il primo film che vidi a ricostruirne le vicende, sarą stato il 1981... Questo é il binario unico che dipartitosi dalla stazione di li a poco si arrestava. Da questa "stazione" si scendeva al mattatoio, e dietro la torretta marrone l'ingresso, un ampio spazio (oggi parcheggio per autobus) e poi il famigerato cancello con la scritta ARBEIT MACHT FREI (il lavoro rende liberi). Questo é il primo dei 3 campi, e per la visita dettagliata scegliamo Birkenau. L'idea di una piccola ferrovia circolare, raccordante alla stazione centrale, con fermate ai 3 campi, non la vedrei male. Non é semplicissimo muoversi in una triplice visita completa o parziale; ed un percorso su ferro fatto in tal modo darebbe un'idea itinerante e meno dispersiva; dando anche la possibilitą di evitare spostamenti maratonistici tra un campo e l'altro, che col senso della visita ha poco a che vedere. (19-4-2005)

OSWIECIM A.BIRKENAU (Auschwitz II-Birkenau): Quante foto, quadri (ricordate quello di Kiefer ?), ricostruzioni al cinema, semplici disegni o inquadrature per tg e documentari avremo visto con questa immagine-simbolo? Birkenau (betulleto in tedesco, dalla macchia omonima ancora presente, in polacco Brzeznika) é una costruzione successiva al campo 1, 10 volte pił grande e propriamente il simbolo della Shoah. La rotaia proviene dalla stazione (vedi la foto riguardante) e superata la struttura si entra nell'inferno dantesco. Lo scricchiolio della massicciata lungo i passi, onde trovare un'inquadratura efficace, né sottolinea l'aria grave. É una plumbea mattina di Aprile quando ci accingiamo ad entrarvi per la prima volta, dopo un serrato continuum-emotivo di 36 ore che va dai commossi arrivederci di Minsk, l'attraversamento della cortina di ferro a Brést e la Polonia (che si stagliava maestosa) attraversata di notte. É stato un tuffo in cose che vedi nei documentari, che leggi su pagine di libri universitarii, quasi fossero lontana mitologia. La torretta oggi é la sede del museo, e un paio di abitati annessi sono  una libreria. L'auto argentata in lontanaza, fotografata in corrispondenza del grande portone laterale é la nostra "Poderosa", che ci ha accompagnato lungo questi 6.770 km... Resto un attimo a pensare, fisso, a quanto si sia posato l'occhio della storia su queste 2 semplici traversine. (19-4-2005)

OSWIECIM A.BIRKENAU (Auschwitz II-Birkenau): 3 binari di servizio, 3 zone da cui far scendere i prigionieri per avviarli alle "barracks" ed ancora il marciapiede visibile. Ad entrambi i lati le le torrette ed il filo spinato ad alta tensione e le barracks talmente tante ed in uno spazio talmente grande e distribuito con perfezione geometrica, nel quale ti ci perdi. Stazione ferroviaria del quale davvero non rimpiangere l'uso "ab origene" di costruzione... E in un mondo che crediamo libero, forse per ipocrisia o per non sentirci travolti; quante consorelle minori, perfettamente funzionanti, puņ contare lungo i continenti! Lo spazio enorme, in parte anche ricostruito PER NON DIMENTICARE, ti concede anche il tempo di una silente e doverosa meditazione. In una delle tantissime barracche mi perdo in solitudine. Le panche a fare la pantomima di un letto, i vetri opachi visti tante volte sullo schermo, un classico "ACHTUNG !" scritto in vernice nera, e tanti mazzi di rose a funebre omaggio... Nel silenzio puoi sentire la tragedia che li é passata, i passi di un'umanitą travolta dalla follia... E come al solito, la madre dei cretini é sempre incinta: visto la gratuitą dell'ingresso, la libertą di girare dove si vuole, qualcuno ne approfitta per usare ogni buco (dalla fornacella ad altro) come secchio dell'immondizia o per incidere (e quante ce ne sono) qualsiasi cosa. "Tizio é stato qui": mi viene la voglia di chiedergli se ci fosse stato 60 anni fa... Ti ci perdi li dentro, é un simbolo. C'é una guida polacca che parla italiano ad una comitiva di liceali di S.Valentino Torio (Sa) nel blocco 3G, ma il chiasso é tale da divenire un controsenso. Percorro le rotaie, lentamente, e non sono il solo. Di lģ ad altri 50-60 km ci aspetta l'ingresso in Cekia... Alle mie spalle il nuovo monumento alla memoria e quel che resta dei forni. Poi la Wisla, le cui acque trasportarono ceneri finanche a Warszawa, come uno Stige. (19-4-2005)

WKD-Tram (Warszawa) -foto di ASSUNTA SENATORE-
La Polonia in generale e Warszawa in particolare ricordano un po' l'Italia del 1958, quella del boom economico. I torpedoni, i ritmi contadine, le autostrade che mancano ed i cui lavori procedono a tambur battente, e i tram; ovunque tram. Nella classica livrea est-europea giallorossa (per la gioia dei romanisti?) un modello ad una carrozza alla fermata di OS.WOLSKA, su una tratta che interessa le linee 8, 10, 26 (la sua), 27, 46. Assunta si dimostra un'ottima collaboratrice fotoreporter, che con eccellente tempismo immortala il primo tram che ci capita a tiro nell'"EuroSlavia"; mentre sto impazzendo con una semplice
mappa di attraversamento cittadino a cercare l'Hotel Solec senza sbagliare strada e rimanere imbottigliati nel traffico. PS: l'assenza di autostrade e di un GRA si fa notare... PS: il viaggiatore qui immortalato resta un po' basito per la notorietą avuta. (13-4-2005)

WKD-Tram (Warszawa): Si puņ contemporaneamente impazzire su una mappa cittadina, evitare errori per non rimanere mezza giornata nel traffico, fotografare un tram e trovare un albergo non segnato in una cittą che 5 giorni prima l'avevo semplicemente vista nel "Pianista" di Roman Polanski? Non ci posso credere!!! Ci sono riuscito! Sarą l'effetto del caffé polacco degli autogrill? Mah...
Siamo sempre su Alleja Solidarnosci, ma la mappa porta ancora la dicitura che la intesta al Gen.K.Swierczewskiego (tanto per facilitarmi le cose -!- ). Siamo alla fermata KINO FEMINA, dove (notate) c'e' un interessante incrocio quadruplo e le linee interessate sono la 13,16,17,1923,26,29,32,33 e 46. La 33, che si interseca sulla A.Solidarnosci con l'Alleja Jana Pawla II (Viale Giovanni Paolo II), offre un interessante percorso (HUTA-WYSCIGI) da nord a sud di Warszawa. La livrea é sempre giallorossa, il modello é il classico esteuropeo, praticamente identico a quello che andrņ a fotografare a Minsk di li a poco. Comunque possiamo goderci il panorama di Varsavia, staccare un po' la tensione e notare, assieme ai palazzi storici ricostruiti, anche le moderne strutture post-sovietiche. (13-4-2005)

WKD-Tram (Warszawa): Troppe birre ? NO ! É che con gli scatti notturni la macchinetta meglio di cosģ non fa (almeno in mano a me). Raggiunto l'albergo, ci spostiamo in serata
verso il centro (che davvero merita); e sulla Alleja Jerozolimskie, alla fermata MUZEUM NARODOWE (museo nazionale, che si intravede, e vicino alla stazione W.POWISLE), ecco spuntare bianco, con una striscia ondulata rossa, quella che é forse la versione varsaviana dell'EuroTram. Di qui passano le linee 7,8,9,12,22,24,25 e 44; nonché siamo vicini alla Wisla (Vistola) ed al parco con l'imponente Palac Kultury i Naturi. Qui vicino, la fermata CENTRUM del metrņ, la fermata PKP di SRÓDMIESCIE e la stazione CENTRALNA.
Il centro del quartiere Sródmiescie, l'area del palazzo della cultura con l'Operetka, le varie chiese cristiane e sinagoghe, la zona dell'Universitą, dell'Akademia Muzycna, del Teatr Wielki etc... penso siano una tappa obbligata per avere un quadro artistico della capitale polacca, risorta come l'Araba Fenice dopo le ultime vicende belliche. (13-4-2005)

KT-22 (Kraków): Viste le amene lungaggini doganali, per l'Hotel Chopin di Kraków si fa troppo tardi... Ma non sia mai detto che come geografo non riesca a metterci la pezza, come ferroMANIACO non riesca a fare il reportage, e come amante delle cittą d'arte faccia lo sgarbo di non far "sgnaccare" nel sito la Firenze Polacca a Rosario l'archeologo. La cittą, invero poco trafficata rispetto a quello che temevamo, ci offre la possibilitą di un ampio sguardo. Usciti dal centro posso immortalare questo modello classico 160, per la linea 22, in livrea bianco-blu. Ed anche qui ringrazio la maestria nel saper rallentare del nostro "Barrichello", Roberto. Siamo presso la fermata di DABIE dove passano le linee 1,7,14 e 22 e di lato becco anche un autobus a soffietto un po'datato. (19-4-2005)

KT-437 (Kraków): Giunti poco dopo presso la fermata KRAKÓW PLAZA, sempre sulle linee 1,7,14 e  22;compare un modello di tram classico 437, della linea 14, in una fantasiosa livrea nera, con sotto il rosso ed il giallo. Pare una livrea pubblicitaria ma l'effetto dei 3 colori in stile bandiera tedesca é comunque molto carino. Si noti che buona parte dei tracciati ad est gode di linea dedicata. Tornati indietro e saliti al Rondo Mogilskie (per acchiappare la stazione centrale PKP) incrociamo pure l'hotel Chopin, su un bel triangolo tranviario. Che faccio, bestemmio la lentezza doganale bielorussa o la ringrazio perché ci siamo trovati nel magnifico spettacolo di Warszawa by night ? (19-4-2005)

KT-2023 (Kraków): Passata la Glowny Dworzec, ci rituffiamo per un giro lungo tutto il centro storico e veniamo ripagati dallo spettacolo che le da giustamente il nome di Firenze polacca. Presso la fermata di POCZTA GL. (servita dalle linee 3,10,13,19 e 24), si staglia magnificente l'Urzad M.Krakowa (il castello di Cracovia), vicino la Kosciol Sw.Franciszka ed il Palac Arcybiskupi. E sotto ecco un modernissimo tram della serie 2000, in livrea azzurra bordata d'argento ed in tripla, sulla linea 24. Da quel che ho visto in varie foto, pare che Kraków sia la prima cittą dell'Est Europa a dotarsi di tram cosģ moderni. Che sia la cittą pił ricca della Polonia ci pare lampante, cosģ come lo é tutta l'area meridionale. Alle volte,il Sud ;-) (19-4-2005)

KT-187 (Kraków): Siamo sempre in centro, grossomodo alla fermata di STRADOM e ci viene incontro un classico ed elegante 187 (su linea 8) in livrea verde-beige, con dietro un moderno autobus. Qui si intersecano le linee 6,8,10,18,19 e 22 e lo scenario, per le Koscióle (chiese) storiche ed il verde, é imperdibile. Qui vicino ecco le bellissime chiese di Sw.Pawla e Sw.Bernarda. (19-4-2005)

KT-2014 (Kraków): Dalla Stradomska scendiamo verso sud, tra le fermate di Stradom e Pl.Wolnica, sulle linee 6,8 e 10, ecco un'altro moderno tram serie 2000. La linea é la 6 in direzione nord (Salwator, cimitero famoso perché vi riposano i genitori del pontefice). Poco pił avanti un altro 2000 che precede la nostra direzione e va verso sud (Kurdwanów Petla)... E pare proprio che i 2 tram si siano invertiti le destinazioni scritte sul display. (19-4-2005)

KT-2006 (Kraków): ACCHIAPPAMELO !!! Come intravisto prima, eccolo qui; un bel primo piano del modernissimo tram 2000 (linea 6), con la scritta Salwator errata (é nella direzione opposta). Siamo alla fermata PL.WOLNICA, sulle line 6, 8 e 10, sempre circondati da magnifiche chiese. Alla fine, in barba all'enorme ritardo di tappa, siamo riusciti a vederla lo stesso questa splendida cittą. Scendendo a sud, segnalo le miniere di
sale di Wieliczca, di cui ho saputo l'attrattiva solo dopo esser tornato in Italia... Tra poco attraverseremo il ponte sulla Wisla, onde poi uscire dalla cittą ed incamminarci verso Oswiecim e verso il nostro primo contatto coi famigerati campi di Auschwitz. (19-4-2005)

 

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